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Il ministro Turco: alimentazione equilibrata in ospedale

07/11/2006

La VI edizione del Salone Internazionale del Gusto ha accolto, oltre agli espositori enogastronomici nazionali e internazionali, un’importante agenda di conferenze e iniziative. In particolare, il workshop “La guarigione vien mangiando. Buono, Pulito e Giusto nella ristorazione ospedaliera: realtà o utopia?”. All’interno di questa conferenza è emerso come, nella maggior parte degli ospedali italiani, l’aspetto nutrizionale sia il più trascurato (dati a cura dell’Adi, Associazione italiana dietetica e nutrizione clinica). A chiusura dei lavori, il ministro Livia Turco ha proposto l’interessante iniziativa di avviare – sotto l’egida di Carlo Petrini, Presidente di Slow Food Internazionale – un tavolo di lavoro che coinvolga il ministero della Salute e Slow Food per costruire un piano delle priorità da realizzare nel settore della ristorazione ospedaliera. “La corretta alimentazione – ha spiegato il ministro Turco – fa parte di quelle misure che rimettono al centro delle tematiche sanitarie la persona in ogni suo aspetto, come indica l’articolo 32 della Costituzione italiana”.

“In Humanitas la ristorazione dei degenti segue i tre aspetti indicati nel titolo del workshop” spiega la dott.ssa Rosa Clara Manduzio, Responsabile Servizi Generali dell’Istituto Clinico Humanitas. “Il ‘buono’ è ricercato con piatti dietetici e tipici della cucina italiana o della cucina etnica. Il ‘pulito’ significa un’attenzione costante nei processi di confezionamento dei pasti, nel trasporto dei vassoi al letto e nella manutenzione delle stoviglie che sono esclusivamente in porcellana. Il ‘giusto’ è assicurato attraverso il rispetto delle diete, il controllo di grammature adeguate per un regime dietetico che tiene conto di consumi energetici contenuti.
L’‘utopia’ in Humanitas diventa ‘realtà’ attraverso un controllo continuo del processo di ristorazione ospedaliera ed una costante attenzione alla customer satisfaction dei pazienti ricoverati”.

La VI edizione del Salone Internazionale del Gusto si è svolta a Torino, dal 26 al 30 ottobre. Per cinque giorni, il Lingotto ha accolto la manifestazione (a cadenza biennale) organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e, per la prima volta, da Città di Torino. All’inaugurazione e ai lavori hanno partecipato cariche istituzionali quali il presidente Carlo Petrini, il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Paolo De Castro, il presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso e Elda Tessore, assessore alla Promozione e Comunicazione della Città, Turismo, Decoro e Arredo urbano della Città di Torino.
L’area fieristica del Lingotto ha contenuto il vasto insieme degli espositori italiani e internazionali. Concentrato nel padiglione 2 il mercato italiano, organizzato per vie tematiche (Orti e Spezie, Formaggi, Salumi etc.). Interamente internazionali i 5.000 metri quadrati del padiglione 1. E, per la prima volta, un intero Padiglione del Salone del Gusto (il 3) è stato dedicato ai Presìdi e alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. Hanno presenziato al Salone quasi 300 presìdi, organizzati in cinque gruppi, uno per ogni continente.

Di Alessio Pecollo

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