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Giuliana Bossi Rocca: “Pegaso” per i malati di Alzheimer

27/11/2006

Creare una rete di relazioni che comprenda medici, esperti e psicologi. Fornire ai malati di Alzheimer che si rivolgono all’Istituto Clinico Humanitas e alle loro famiglie un programma di sostegno psicologico che li aiuti ad affrontare al meglio le problematiche legate a questa patologia. Per questo nasce “Pegaso”, il nuovo progetto della Fondazione Humanitas. Due psicologhe della Fondazione condurranno, lungo tutto il 2007, una serie di incontri rivolti ai parenti dei pazienti in cui verranno messe a confronto le varie esperienze e gli esperti forniranno informazioni e assistenza.
La dott.ssa Giuliana Bossi Rocca, Segretario Generale della Fondazione, spiega i contenuti dell’iniziativa

“Abbiamo attivato il progetto ‘Pegaso’ a favore dei parenti che assistono i malati di Alzheimer, nella convinzione che la cura del familiare di un malato cronico garantisca la salute e la serenità di entrambi. Si tratta di un’iniziativa coerente con l’intento della Fondazione Humanitas: migliorare la qualità della vita del malato e della sua famiglia”.

Dott.ssa Rocca, ci parli della Fondazione Humanitas.
“La Fondazione Humanitas è nata nel luglio del 1999 e svolge attività in campo socio-assistenziale, pratico, psicologico e formativo. Grazie ai suoi volontari (quasi 150), la Fondazione, che è ospitata dall’Istituto Clinico Humanitas ma opera sul territorio nazionale con interventi anche all’estero, è presente con servizi che sono risposte concrete alle necessità dei pazienti e delle famiglie. È soprattutto attiva nelle aree ospedaliere di Terapia Intensiva, Oncologia, Dialisi, Day Hospital Chirurgico e Pronto Soccorso e a beneficio, in particolare, di pazienti disabili e anziani non autosufficienti”.

Cosa fanno in concreto i volontari della Fondazione Humanitas?
“I nostri volontari ricevono una formazione qualificata che dà loro le competenze per operare in un ospedale policlinico. Frequentano corsi di formazione di base e specialistici. Periodicamente inoltre partecipano a incontri di formazione permanente. Tra le molte iniziative della Fondazione, vorrei ricordare che sono attivi: il Fondo di emergenza, costituito per affrontare necessità pratiche (come viaggio, alloggio, trasporto) dei pazienti ricoverati in Humanitas e dello loro famiglie; il servizio di Interpretariato, a disposizione dei pazienti stranieri; il servizio di accoglienza ‘Bellatrix’ per pazienti disabili o anziani bisognosi di accompagnamento che devono eseguire visite ed esami all’interno dell’ospedale; il programma ‘Cassiopea’ per il supporto psicologico e sociale ai pazienti in dialisi e dei loro parenti; il Libro in camera, una biblioteca circolante di 4 mila volumi distribuiti nei reparti; il sostegno a pazienti e familiari di aree intensive (come Pronto Soccorso, Terapia Intensiva, Oncologia) attraverso il contributo di una psicologa, di un’assistente sociale e di un gruppo di volontari. Tutti i servizi di sostegno della Fondazione sono forniti gratuitamente”.

A chi è rivolto il progetto “Pegaso”?
“ ‘Pegaso’ è rivolto alle famiglie dei pazienti del Centro Regionale U.V.A. Il reparto cura ogni anno 250 malati di Alzheimer in trattamento farmacologico specifico più altrettanti seguiti per altre forme di demenza. Le problematiche legate a questa malattia richiedono un aiuto non solo medico ma anche di supporto per imparare a conoscerla e a gestirla appieno”.

La Fondazione sta cercando nuovi volontari, la raccolta delle adesioni, per frequentare il corso di formazione di base che si terrà a febbraio 2007, è già cominciata.
Per informazioni:
Fondazione Humanitas, tel. 02.8224.2305

A cura della Redazione

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