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Qualità in Day Surgery, esperti a confronto

14/03/2005

E’ finita l’epoca del curaro “per forza” e dell’uso prevalente di gas inalatori: la nuova generazione di anestesisti oggi punta su un’anestesia personalizzata. Misurata sulle esigenze del paziente, e basata sull’utilizzo di pochi farmaci, i meno tossici e i più adatti alla situazione specifica.
Questa nuova tendenza diviene fondamentale nella chirurgia in Day Hospital, dove il paziente operato torna a casa entro sera. L’anestesista ha dunque il delicato compito non solo di addormentare il paziente o rendere la parte da operare insensibile a sufficienza per le esigenze chirurgiche, ma anche di utilizzare sostanze facili da smaltire e in dose minima, per garantire una ripresa post-operatoria rapida, ed infine di controllare il dolore con una terapia che si possa prolungare autonomamente a casa senza difficoltà.
E’ stato questo uno dei temi del II Congresso Nazionale Interdisciplinare “La Qualità in Day Surgery”, svoltosi il 18 e 19 marzo a S. Donato Milanese. A distanza di due anni dal primo convegno, che ha messo a confronto le attività di diversi Day Hospital Chirurgici presenti sul territorio nazionale, è nata l’esigenza di un nuovo incontro scientifico per condividere gli strumenti di crescita professionale individuati. Focus dell’incontro la qualità: come lavorare al meglio in Day Hospital, come risolvere le problematiche organizzative e gestionali, quali aspetti migliorare per dare sempre di più ai pazienti, che dimostrano di apprezzare questa modalità di ricovero. A dirigere i lavori, la dott.ssa Roberta Monzani, responsabile del Day Hospital Chirurgico dell’Istituto Clinico Humanitas e componente del Gruppo di Studio sulla Day Surgery della SIAARTI, Società Italiana di Anestesia. Fra i relatori, la dott.ssa Rosalba Tufano, presidente della SIAARTI e la dott.ssa Gabriella Bettelli, rappresentante italiano nell’ambito della commissione internazionale americana.
Il Day Hospital Chirurgico di Humanitas è ritenuto un punto di riferimento importante sul territorio nazionale per la sua particolare organizzazione. E’ un’Unità Operativa esclusivamente riservata alla Day Surgery, con un blocco operatorio di 5 sale e con personale dedicato solo alla Day Surgery. “Questo è un aspetto di primaria importanza per la qualità del servizio al paziente – spiega la dott.ssa Roberta Monzani -: solo un’assistenza concentrata e dedicata assicura che il paziente sia nelle condizioni migliori per poter tornare a casa.
In Day Surgery vengono eseguiti interventi di elezione, di breve e media durata, in anestesia locale, sedazione, loco- regionale ed anestesia generale: interventi di Oculistica, Ortopedia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Plastica, Urologia, Ginecologia, Neurochirurgia, Dermatologia, Medicina della Riproduzione, Otorinolaringoiatria, Chirurgia Generale Mininvasiva. Chirurgia della mano e del piede, colecistectomia in laparoscopia e impianto di cellule staminali in Oculistica sono le aree per cui si distingue la Day Surgery di Humanitas.
Per il futuro, possibili sviluppi dell’attività di Day Hospital sono rappresentati dagli interventi di microdiscectomia (ernia discale con approccio mininvasivo) e tromboendoarteriectomie carotidee (TEA carotide): perfezionando la tecnica chirurgica e anestesiologica, entrambi potrebbero venire effettuati in regime di one day surgery (con una notte di ricovero) e in anestesia locale”.

Di Monica Florianello

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