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Musica e Medicina si incontrano in Humanitas Gavazzeni

30/05/2006

Analogie ed armonie tra musica, medicina e ricerca scientifica: questi i temi al centro di un’affascinante serata nel parco di Humanitas Gavazzeni, che anche quest’anno ha aperto le porte ai cittadini con il Concerto dell’Ospedale Aperto. Giovedì 8 giugno nel suggestivo scenario del parco secolare dell’ospedale bergamasco, l’ensamble musicale “Salotto ‘800” ha eseguito dal vivo en plein air brani musicali tratti da Mozart, Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini ed Offenbach. Le interpretazioni musicali sono state eseguite da fiati, archi e due cantanti lirici.
“L’anno scorso il primo Ospedale Aperto ha riscosso un notevole successo – afferma Giorgio Ferrari, Direttore Generale di Humanitas Gavazzeni – quest’anno l’apertura dell’ospedale ai cittadini assume la veste di un concerto di musica classica nel parco. Un’occasione per riflettere sulle affinità tra musica e medicina, due arti diverse che hanno un’unica finalità: il benessere dell’uomo”.
Ad intervallare le esecuzioni musicali gli interventi del professor Alberto Mantovani, immunologo di fama internazionale e presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca, del dottor Roberto Sacco, responsabile del Dipartimento Chirurgico di Humanitas Gavazzeni, e del professor Virgilio Bernardoni, docente di Storia della Musica dell’Università di Bergamo.
Molti gli spunti offerti dalle affinità tra musica e medicina: “La nostra sopravvivenza – sottolinea il professor Alberto Mantovani – dipende dall’efficienza del nostro sistema immunitario. Quest’ultimo è estremamente complesso, con elementi e ruoli diversi che, armonizzati, costituiscono una sorta di ‘orchestra’ immunitaria”.
Roberto Sacco, responsabile del Dipartimento Chirurgico di Humanitas Gavazzeni si è soffermato invece sulle analogie fra ciò che accade in un’orchestra e in sala operatoria: “L’atto chirurgico – sottolinea il dottor Sacco –, esattamente come ogni esecuzione musicale, ha una sua unicità e irripetibilità, è ogni volta reinterpretato”. La radice scientifico-matematica e la radice emotiva della musica sono state invece al centro del contributo del professor Virgilio Bernardoni che ha offerto anche alcuni spunti sul tema della musicoterapia.
Per una sera dunque l’ospedale bergamasco è stato, oltre che un luogo di cura, uno spazio per riflettere sui legami fra ricerca scientifica, musica e medicina.

Per saperne di più: www.humanitasgavazzeni.it

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