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Povia: “Riposare bene per stare in forma”

18/05/2006

Sabato 27 maggio, in Humanitas, ha cantato i suoi successi a conclusione della festa dell’Ospedale Aperto. Un pomeriggio in cui l’Istituto Clinico Humanitas ha aperto le sue porte a tutti diventando un insolito punto di incontro, scambio di opinioni, benessere e cultura della salute. Un’edizione speciale, quella del 2006, dedicata alla famiglia e ai bambini. E chi meglio di un cantante che proprio a questi ultimi ha dedicato un brano musicale divenuto famoso in tutto il mondo (“I bambini fanno ooh”), poteva concludere al meglio il pomeriggio di festa?

Nato a Milano nel ’72, Giuseppe Povia ha cominciato a suonare la chitarra come autodidatta a 14 anni e a 20 ha iniziato a comporre le sue prime canzoni. Dopo essere arrivato in finale all’Accademia di Sanremo nel 1999, nel 2003 vince la XIV Edizione del Premio Città di Recanati “Nuove Tendenze della Canzone Popolare e d’Autore” con la canzone “Mia sorella”. Nel 2005 il suo brano “I bambini fanno ooh”, presentato a Sanremo fuori concorso, viene scelto come colonna sonora per “Avamposto 55”, importante campagna di solidarietà a favore dei bambini del Darfur, presentata al Teatro Ariston proprio durante il Festival. E A favore di questa iniziativa il cantautore milanese devolve, per un anno intero, i proventi derivanti dai diritti d’autore. Nel 2006 la vittoria a Sanremo, con la canzone “Vorrei avere il becco”.

Povia, che cosa ha significato per te vincere Sanremo?
“E’ stata una soddisfazione enorme. Non solo perché è un palcoscenico di assoluto prestigio, in cui tutti i cantanti italiani sognano di esibirsi. Ma anche perché, dopo il successo della mia canzone ‘I bambini fanno ooh’, vincere quest’anno è stato un po’ come dire a tutti: ‘ehi, ci sono ancora’!”.

Che rapporto hai con la salute e la prevenzione?
“Ho un rapporto che definirei quantomeno ‘contraddittorio’. Da una parte infatti ho paura che mi possano venire tutti i mali del mondo; dall’altra parte, però, non curo molto la prevenzione. Un po’ per pigrizia e un po’ perché con il lavoro che faccio, sempre di corsa e spesso in giro per l’Italia, conduco uno stile di vita non costante. Insomma, come tanti vorrei dare più spazio alla prevenzione, ma non sempre riesco!”.

Qual è la tua ricetta per stare in forma?
“Sono convinto che per essere sempre in forma bisogna condurre uno stile di vita il più possibile ‘regolare’ e sano. Importantissimo, poi, riposare bene. E anche pensare poco…, cioè farsi poche ‘paranoie’. Come dicevano gli antichi, ‘mente sana in corpo sano’”.

Fai attenzione all’alimentazione?
“Quando posso, sì. Ad esempio, quando sono a casa mangio quello che mangia la mia bimba, quindi solo alimenti sani e nutrienti, tanta frutta e verdura. Invece, quando sono in giro per concerti, non avendo orari regolari e fissi per i pasti, mi capita di pasticciare un po’…”.

Leggi di salute sui giornali e su Internet? E come ritieni vengano affrontati questi temi?
“Su Internet non leggo di salute perché secondo me di ‘vera’ salute sul web ce n’è davvero poca… Troppi siti con innumerevoli informazioni di cui non si riesce a capire la provenienza, quindi l’affidabilità. Leggo di salute, invece, sui giornali. Anche se mi sembra che vengano affrontati quasi sempre gli stessi temi: fumo, dieta…”.

Dopo l’Ospedale Aperto, quali sono i tuoi prossimi impegni?
“Per tutta l’estate, e anche dopo, sarò impegnato con una serie di concerti che mi porteranno in giro per l’Italia, da nord a sud, a promuovere e cantare il mio nuovo album: ‘I bambini fanno ooh – la storia continua’. E poi vedremo…”.

Di Monica Florianello

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