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Pesce e semi di lino, frutta e verdura: la dieta per il controllo del dolore. Guarda il video

10/04/2017

Gli omega 3 del pesce, ma non solo, e i polifenoli della frutta e della verdura. Ecco il segreto di un regime alimentare che potrebbe risultare benefico per le persone che soffrono di dolore cronico. Il rapporto tra la dieta e la terapia del dolore è stato al centro della conversazione tra Marco Bianchi e il dottor Fabio Intelligente, anestesista coordinatore del Servizio di Terapia Antalgica per il dolore cronico dell’unità di Anestesia e day hospital chirurgico di Humanitas, nell’ultima puntata di “Spuntino con…”. Come di consueto la rubrica è stata trasmessa in diretta sul canale Facebook dello chef della salute e divulgatore di Fondazione Veronesi.

Tra le condizioni cliniche in cui il dolore rappresenta un sintomo molto rilevante c’è la fibromialgia o stanchezza cronica: «Si tratta di una sindrome da dolore diffuso in cui possono coesistere altri disturbi come l’inappetenza, la cefalea, la sindrome del colon irritabile. La dieta utile per alleviare il dolore è proprio un regime alimentare ricco di polifenoli di frutta e verdura, dalle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, e di omega 3», spiega lo specialista.

Perché questi composti potrebbero essere particolarmente benefici?

«Nell’ambito della terapia antalgica, ovvero nella terapia del dolore, si fa ricorso a farmaci antidolorifici di tipo oppioide. La loro assunzione è spesso associata all’ “effetto tolleranza”, ovvero con il tempo – per una serie di alterazioni dei meccanismi di ricezione e trasmissione del dolore – si ha bisogno di aumentare il dosaggio dei farmaci per ottenere lo stesso controllo del dolore. I polifenoli (soprattutto di olio d’oliva e bergamotto) e gli omega 3 si sono dimostrati in grado di interrompere questo fenomeno e, dunque, di poter garantire un potenziale migliore controllo senza dover incrementare la dose dei farmaci», risponde il dottor Intelligente.

Per chi segue invece una dieta vegana, quali possono essere le fonti di omega 3?

«La frutta secca o i semi di lino – che vanno tritati per far sì che l’acido alfa-linoleico sia biodispinibile – e l’olio di semi di lino da consumare a crudo e da tenere non esposto al sole».

(Per approfondire leggi qui: Dolore cronico, 5 consigli per gestirlo al meglio)

Una dieta composta prevalentemente di frutta e verdura e pesce è utile anche per altre condizioni come la spondiloartrosi, «una delle cause più frequenti di dolore nel mal di schiena, per la quale la dieta sana permette anche di controllare il peso ed evitarne l’eccesso».

Il sovrappeso e l’obesità sono direttamente associati al dolore «e non solo perché sovraccaricano le articolazioni. Il tessuto adiposo si comporta come una sorta di organo endocrino che interagisce con l’organismo. Il soggetto obeso o sovrappeso per definizione ha degli indici di infiammazione non correlati a specifici processi infiammatori ma solo all’essere tale. Un recentissimo studio ha suggerito come nel paziente obeso l’alimentazione può far variare l’intensità del dolore riferito, in particolare più pesce e verdura», conclude il dottor Intelligente.

(Per approfondire leggi qui: Sovrappeso, vantaggi della Dieta mediterranea contro il dolore cronico)

Guarda il video completo di “Spuntino con…” Marco Bianchi e il dottor Intelligente

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