Stai leggendo Davvero il cibo più salutare costa di più?

Magazine

Davvero il cibo più salutare costa di più?

23/01/2017

I prodotti alimentari che sono più salutari devono essere anche più costosi? E viceversa, i prodotti più cari sono quelli che sarebbero i migliori per prendersi cura di sé? Secondo dei ricercatori americani la risposta è positiva. La Ohio State University (USA) ha condotto cinque studi che saranno pubblicati su Journal of Consumer Research per valutare la veridicità dell’equazione “salutare = caro” e la percezione che i consumatori hanno di tale relazione.

Dalle ricerche è emerso, ad esempio, che i consumatori erano indotti a stimare al rialzo il prezzo di un alimento se in precedenza era stato detto loro che quel prodotto (fittizio) fosse salutare. In un’altra ricerca ai soggetti coinvolti è stata presentata una barretta proteica da reclamizzare come “la più salutare del pianeta”. Ad alcuni è stato detto che sarebbe stata venduta a 0,99 dollari ad altri 4, mentre gli articoli simili costavano in media 2 $. Poi è stata data loro la possibilità di leggere delle recensioni del prodotto. È emerso che il gruppo “0,99 $” ne aveva lette di più: secondo i ricercatori allo scopo di convincersi che un prodotto salutare potesse effettivamente costare meno della media.

Prezzo e benessere, la percezione dei consumatori

Un altro studio ha dimostrato che il modo in cui i consumatori pensano al rapporto tra prezzo e qualità influenza la loro percezione di cosa sia davvero salutare. A un gruppo è stato indicato un mix di frutta secca con la dicitura “ricco in vitamina A per la salute degli occhi” a un altro “ricco in DHA per la salute degli occhi”. Sia la vitamina A che il DHA – l’acido docosaesaenoico, un omega-3, noto a pochi partecipanti – sono importanti per la vista. I mix sono stati presentati a diversi prezzi, poi è stato chiesto un giudizio sull’ingrediente principale, vitamina A o DHA.

(Per approfondire leggi qui: Diete meno varie: in Italia scende il consumo di carne, pesce e frutta)

Per la vitamina A tutti pensavano che fosse importante indipendentemente dal prezzo. Con il DHA, invece, i partecipanti pensavano fosse più importante solo se presente nel mix più caro. In altre parole, chi conosceva i benefici della vitamina A l’ha giudicata senza la sponda del prezzo, ma chi non conosceva il DHA ha fatto ricorso all’equazione costoso=salutare. Quando è stato detto loro che il DHA aiuta a prevenire la degenerazione maculare, le persone hanno pensato che prevenire la patologia fosse un tema importante solo quando il mix con DHA era più costoso.

È vero che c’è una percezione diffusa che il cibo più salutare sia più costoso?

«È vero che nel fare la spesa il costo è sicuramente un fattore che condiziona le scelte ma altrettanto vero è che maggiore è la conoscenza sulle vere proprietà delle sostanze contenute negli alimenti che scegliamo più è possibile trovare un equilibrio tra portafoglio e dieta salutare. Siamo letteralmente bombardati dalle pubblicità che spingono a comprare prodotti dalle qualità straordinarie, spesso il reale beneficio è legato anche a una quantità o un fabbisogno che spesso viene ignorato. Per questo occorre prendere informazioni da fonti certe», risponde la dottoressa Manuela Pastore, dietista dell’ospedale Humanitas. «Uno dei segreti per ridurre i costi è l’organizzazione».

Ecco come fare una spesa “intelligente”:

  • «Fare una lista con gli ingredienti che servono per i pasti della settimana è il primo passo per ridurre il rischio di fare acquisti d’impulso e minimizzare gli sprechi;
  • Frutta e verdura sono fra gli alimenti più costosi, per questo occorre scegliere solo quelle di stagione e approfittare dei mercati dove vendono a km 0. Molti prodotti confezionati costano di più proprio per il packaging accattivante legato a pubblicità studiate appositamente per vendere, cerchiamo di acquistare solo cibi che abbiano una certa qualità nutrizionale, senza cadere nella trappola del “cibo spazzatura”;
  • Il mercato offre una vasta gamma di cibi già lavati, tagliati e imbustati che hanno prezzi molto superiori: meglio non acquistarli e preparare insalata e verdura da sé;
  • Una volta trovati ortaggi a buon prezzo per evitare che rischiano di invecchiare in frigo allora lavateli, tagliateli a pezzi e surgelateli: verranno utili per una zuppa, un sugo o un contorno;
  • Si dice sempre di aumentare il consumo di pesce, che in effetti può costare parecchio: nella scelta meglio optare per il pesce azzurro di piccola taglia, che costa nettamente di meno oppure informarsi sul pesce “di stagione”, pescato fresco e sicuramente meno caro degli altri;

(Per approfondire leggi qui: Cibo, donne più salutiste degli uomini (ma senza dimenticare il gusto) )

  • I legumi sono un’ottima fonte di proteine, carboidrati e fibre, sono molto economici e versatili e si posso utilizzare per confezionare molti piatti diversi;
  • Non bisogna poi dimenticare la “moda del biologico”: acquistare biologico è una delle cose che possiamo fare per limitare l’esposizione ai pesticidi e aiutare l’ambiente, ma il bio di solito costa molto di più. Il segreto per spendere meno è comprare biologico solamente alimenti per cui è realmente importante l’agricoltura biologica, come cereali e farine integrali, legumi, spezie ed eliminare il superfluo, come merendine, biscotti e cibo spazzatura;
  • Infine provate a preparare grandi porzioni di verdure, zuppe, legumi o spezzatino di carne e poi suddividere l’eccesso in monoporzioni e surgelarle. Così ci sarà la cena pronta anche quando si fa tardi al lavoro».

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita