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Oms, da tassa su zucchero a obbligo casco: le leggi per la salute funzionano

19/01/2017

La salute può essere protetta anche dalle leggi. Dalla tassa sullo zucchero in Messico a quella sul sale in Sud Africa, dalle norme antifumo all’obbligo di indossare il casco fino alle leggi su assicurazioni e accessi alle cure di USA e Ghana, tanti interventi hanno centrato l’obiettivo e ridotto l’esposizione dei cittadini ad alcune minacce per la salute o permesso un maggior accesso a cure e servizi sanitari. Lo sottolinea l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità in un report scritto insieme all’International Development Law Organization e le università di Sydney e Washington.

Nel documento sono raccolte le migliori pratiche in giro per il mondo, i casi di successo che possono servire da esempio anche per altri Stati. Il legislatore può dunque fare la differenza in termini di difesa della salute, come hanno dimostrato le risposte alle emergenze sanitarie causate dalle diverse epidemie in passato o in tempi più recenti, dal vaiolo a Ebola.

Tra gli interventi efficaci ce ne sono stati diversi che hanno avuto un impatto diretto sulle scelte e le abitudini quotidiane dei cittadini, come la tassa sulle bevande zuccherate introdotta in Messico nel 2014 con lo scopo di ridurne il consumo o il caso dei pacchetti di sigarette del tutto anonimi introdotti in Australia. Lo strumento ha funzionato, ricorda l’Oms: la riduzione del consumo di queste bevande in Messico ha raggiunto anche il 17% nelle classi socioeconomiche più svantaggiate.

(Per approfondire leggi qui: Obesità, 1 milione di casi in meno con meno zuccheri nelle bevande)

Alcune leggi hanno invece danneggiato la salute

Nel caso dell’introduzione dell’obbligo di indossare il casco sulle due ruote l’Oms cita anche la legislazione italiana oltre al caso di studio del Vietnam. In Emilia Romagna, ricordano gli esperti, gli accessi in ospedale per trauma cranico sono diminuite del 31% nell’anno successivo all’entrata in vigore della legge sul casco obbligatorio.

Se da un lato le leggi possono essere usate per migliorare i sistemi sanitari, farli progredire verso una copertura universale del servizio, dall’altro possono avere anche un effetto contrario e danneggiare la salute. L’Oms richiama i casi delle leggi che prevedono il carcere per chi soffre di malattie mentali o le restrizioni imposte durante l’epidemia di Ebola in Africa occidentale che ha impedito al personale sanitario di raggiungere i Paesi colpiti lasciando campo aperto all’epidemia stessa.

(Per approfondire leggi qui: Sicurezza stradale, solo 4 italiani su 10 usano seggiolini per bambini)

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