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Giornata mondiale AIDS, tra infezione da HIV e diagnosi passano 4 anni

01/12/2016

Da quando avviene il contagio con il virus dell’HIV a quando si arriva alla diagnosi passano in media poco meno di 4 anni. Con rischi per la salute dell’individuo e della comunità. Lo comunicano l’Ecdc, il Centro europeo per la Prevenzione e il controllo delle malattie, e l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Oms-Organizzazione mondiale della Sanità, nel nuovo report sulla sorveglianza di HIV e AIDS per il 2015. I dati sono stati pubblicati alla vigilia della Giornata mondiale contro l’AIDS che si celebra oggi 1 dicembre.

Lo scorso anno, dicono i due istituti, in Europa sono state segnalate quasi 30mila nuove diagnosi nei 31 Paesi dell’Unione europea e dell’Area economica europea confermando la tendenza in atto negli ultimi 10 anni. In Italia, come comunicato pochi giorni fa dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore della Sanità (Iss), i contagi di HIV nell’ultimo anno sono stati 3.444.

(Per approfondire leggi qui: Giornata mondiale Aids, in Italia infezioni da HIV in lieve calo)

La modalità principale di trasmissione è quella sessuale tra uomini che ha contato per il 42% delle diagnosi di HIV del 2015 e per oltre la metà delle diagnosi in 15 Paesi. Gli uomini che fanno sesso con altri uomini (MSM, “men who have sex with men”) sono il gruppo in cui c’è stato uno stabile aumento di casi negli anni. Il sesso tra donne e uomini è la seconda modalità di contagio (32%) seguita dalla somministrazione di droghe per via iniettiva (4%). In Italia, dicono ministero e Iss, è aumentata la proporzione dei casi attribuibili a trasmissione sessuale, in particolare tra MSM.

Stop all’AIDS entro il 2030

Il dato che preoccupa di più è che nell’area europea 122mila persone contagiate dal virus dell’HIV sono ignare dell’avvenuto contagio, 1 su 7, e che il tempo stimato che passa tra l’infezione e la diagnosi è quasi 4 anni. Quali le conseguenze? Una persona che non sa di essere stato infettato dal virus, e che dunque non ha ricevuto una diagnosi specifica, non ha accesso al trattamento e inoltre può continuare a trasmettere l’infezione ad altri soggetti. Infine, dicono Ecdc e Oms, circa la metà dei soggetti riceve una diagnosi quando l’infezione è ormai a uno stadio avanzato.

(Per approfondire leggi qui: “Il contagio da HIV non ha sintomi evidenti”, vero o falso?)

L’infezione da HIV rappresenta ancora un importante sfida per la sanità pubblica internazionale e tutte le istituzioni sono impegnate per centrare l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile di porre fine all’epidemia di AIDS entro il 2030. Importante è dunque raggiungere quel 15% di persone ignare del contagio e aumentare gli sforzi per promuovere e rendere più facile l’accesso ai test per l’HIV.

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