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Tumore al seno, una dieta a bassa densità energetica abbassa il rischio?

18/10/2016

Come abbassare il rischio di tumore al seno modificando lo stile di vita? Sembrerebbe che per fare prevenzione potrebbe essere utile limitare l’apporto di cibi processati, con zuccheri raffinati, poveri di fibre e cibo fast food. In poche parole prodotti alimentari ad alta densità energetica, un parametro della qualità della dieta che misura l’apporto di calorie per unità di cibo (chili o grammi). Ebbene, come suggerirebbe una ricerca pubblicata su Journal of Nutrition, una dieta ad alta densità calorica potrebbe aumentare il rischio di tumore al seno nelle donne dopo la menopausa.

I ricercatori, provenienti anche dalla Emory University di Atlanta (Usa), hanno analizzato i dati riguardanti circa 57mila donne in post menopausa senza storia di tumore al seno arruolate in uno studio nel 1999. Periodicamente avevano compilato dei questionari su alimentazione e stili di vita seguiti. Nei circa 12 anni di follow up sono state riscontrate 2509 diagnosi di tumore al seno. È emerso che le donne che avevano seguito una dieta con il maggior valore di densità energetica avevano più probabilità di ricevere una diagnosi di tumore al seno rispetto a chi aveva seguito un regime alimentare con la minore densità calorica.

Associazione tra dieta e rischio tumore indipendente da eccesso di peso

«Dopo aver corretto i dati per fattori come età e caratteristiche riproduttive, la dieta ad alta densità energetica rispetto a una a bassa densità era sì associata a un rischio maggiore di tumore mammario. Ma l’associazione tra la quantità di cibo molto calorico e il rischio di tumore al seno non era statisticamente rilevante», sottolinea il dottor Andrea Sagona, chirurgo senologo di Humanitas Cancer Center.

(Per approfondire leggi qui: Tumore seno, rischio sale con una dieta ricca di grassi in adolescenza?)

L’associazione tra densità energetica e rischio oncologico emersa dallo studio era indipendente da sovrappeso e obesità, due fattori di rischio noti per questa forma di tumore. Tuttavia, come riferisce l’Aicr, American Institute of Cancer Research, gli autori notano come in ogni caso sia arduo separare l’effetto indipendente della dieta dall’obesità. Nello studio le donne che avevano seguito diete molto “dense” mangiavano più grassi, meno fibre e apportavano circa 200 calorie al giorno in più rispetto a chi seguiva diete meno “dense”.

Altri studi hanno indagato la relazione tra alimentazione e densità mammaria

«Questa ricerca – aggiunge lo specialista – seppur con queste evidenze non del tutto significative – si aggiunge agli studi che hanno valutato gli effetti potenzialmente benefici di una dieta equilibrata con ridotto apporto calorico, sul rischio di tumore al seno, di recidiva e sulla migliore tollerabilità della chemioterapia».

«Una dieta consigliabile, anche per un miglior controllo del peso corporeo, è quella in cui è contenuto il consumo di alimenti con elevate quantità di zuccheri e grassi saturi e trans, dove prevale invece il consumo di frutta fresca e secca, verdura, carne magra, pesce, legumi e cereali meglio se integrali. Tra questi ultimi alimenti, in particolare la verdura ricca di fibre, ci sono quelli con densità calorica inferiore».

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, si abbassa il rischio con digiuno notturno prolungato)

«Alcuni studi, infine, hanno cercato di indagare – con risultati ancora non conclusivi – gli effetti di una dieta ad alto contenuto calorico sulla densità mammaria, un fattore di rischio indipendente di tumore al seno soprattutto dopo la menopausa», conclude il dottor Sagona.

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