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La dieta contro la pressione alta fa bene al cuore ma anche ai reni

05/09/2016

La dieta contro l’ipertensione proteggerebbe anche la salute dei reni. Mangiare molta frutta secca, legumi, latticini a basso contenuto di grassi, cereali integrali, frutta e verdura e poca carne rossa e processata, bevande zuccherate e cibi ad alto contenuto di sodio farebbe correre un rischio inferiore di sviluppare malattie renali croniche. È quanto concludono i ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health (Usa) in uno studio pubblicato su American Journal of Kidney Diseases.

La dieta anti-ipertensione è la DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) che aiuta a controllare i valori della pressione arteriosa e che dunque permette di prevenire anche le malattie cardiovascolari. I ricercatori hanno valutato l’effetto che questa dieta poteva avere sulla salute dei reni. Hanno valutato così i dati dell’Atherosclerosis Risk in Communities Study partito nel 1987 che ha seguito poco meno di 16mila adulti per 20 anni. Con dei questionari sono stati registrati gli stili di vita alimentari dei partecipanti. Naturalmente è stata anche monitorata negli anni la salute dei reni dei partecipanti.

Dieta povera in proteine già indicata per chi soffre di insufficienza renale

È emerso che gli individui con il punteggio più basso (quelli che si allontanavano dalla dieta DASH) avevano una percentuale maggiore del 16% di sviluppare malattie renali a differenza di chi aveva il punteggio più alto. Chi aveva consumato il maggior quantitativo di carne rossa e processata aveva il 22% di probabilità in più di sviluppare nefropatie croniche rispetto a chi ne consumava meno.

(Per approfondire leggi qui: La migliore dieta? La DASH, contro l’ipertensione)

«Una dieta povera in proteine, soprattutto animali, è raccomandata nel trattamento dell’insufficienza renale di qualsiasi entità: i pazienti riducono l’assunzione di proteine d’origine animale per consumarne più di origine vegetale. Questo studio fa un passo ulteriore: valuta il rischio di insorgenza di insufficienza renale in chi segue una dieta DASH in persone sane», sottolinea il dottor Salvatore Badalamenti, responsabile di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale Humanitas. «I ricercatori – aggiunge – hanno valutato questo rischio su una popolazione molto ampia, sebbene non abbiano monitorato la dieta dei partecipanti costantemente ma in pochissime riprese».

«In una persona adulta e in salute, i reni funzionano per bene avendo a disposizione delle “riserve” che vengono attivate solo per del lavoro extra, ad esempio dopo un pasto abbondante. In una persona in cui la funzione renale è al limite, perché magari ipertesi o perché hanno un’età avanzata, i reni hanno invece risvegliato queste “riserve”. Ebbene, a persone in queste condizioni, si raccomanda una dieta con poche proteine e poco sodio proprio per preservare la funzione renale».

(Per approfondire leggi qui: Reni, 7 consigli per ostacolare la formazione dei calcoli)

Quali sono i regimi alimentari “amici” dei reni?

«Diete più alcaline, con cibi dal carico di acido inferiore, sono indicate per la salute dei reni e la dieta DASH è tra queste, così come la Dieta mediterranea. Entrambe comportano un’assunzione contenuta di sodio e proteine animali. Inoltre sono diete che fanno bene ai reni anche indirettamente, perché riducono il rischio di malattie cardiovascolari e di diabete, condizioni che, a loro volta, si ripercuotono su questi organi», conclude lo specialista.

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