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Gravidanza, quando e quali integratori prendere?

01/09/2016

Gli integratori di vitamine e minerali possono – devono? – trovar posto nel regime alimentare di una donna durante la gravidanza? In molti casi non sono assolutamente necessari, risponde un team di ricercatori inglesi che hanno pubblicato su Drug and Therapeutics Bulletin una revisione degli studi disponibili sull’argomento.

Molti integratori contenenti più vitamine o più minerali, spiegano gli autorio dello studio, sono proposti dal marketing in maniera insistente per ogni fase della gravidanza. Tuttavia molte delle evidenze scientifiche prodotte – aggiungono – derivano da studi condotti in Paesi a basso reddito dove maggiore è l’incidenza di malnutrizione o sottonutrizione fra le donne rispetto alla popolazione inglese.

Per garantire il giusto apporto di nutrienti in gravidanza basta dunque una dieta equilibrata?

Secondo la ricerca per molte donne che stanno pensando a una gravidanza o già sono incinte gli integratori multivitaminici o multiminerali non sono necessari e sono solo uno spreco di denaro.

Sebbene la carenza di vitamine e minerali sia stata associata a un maggior rischio di preeclampsia in gravidanza o di problemi al feto come difetti del tubo neurale, crescita sotto peso e nascite sotto peso, la ricerca non ha trovato evidenze a supporto della necessità di tutte le donne incinte di assumere integratori al di là di quanto raccomandano le linee guida inglesi: supplementazione di acido folico e vitamina D.

(Per approfondire leggi qui: Gravidanza e anemia, integratori di ferro solo se necessario)

«In Italia il livello di nutrizione, anche grazie alla diffusione della Dieta mediterranea, è soddisfacente e la dieta garantisce il fabbisogno di tutti i nutrienti di cui una donna in gravidanza ha bisogno. Chi segue un’alimentazione varia ed equilibrata non ha bisogno di integratori, anche se sono necessarie delle precisazioni», dice il dottor Alessandro Bulfoni, responsabile di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Humanitas San Pio X.

«In qualsiasi momento possono sorgere delle necessità di supplementazione di vitamine o minerali che il medico ravviserà dopo aver valutato gli esami della donna, il suo stato di salute generale e il suo stile di vita. Ad esempio potrà integrare l’alimentazione con supplementi di vitamina D, o di ferro per l’anemia. In gravidanza – spiega lo specialista – cambia la circolazione sanguigna e la quantità di emoglobina si abbassa. Inoltre durante il parto ci sarà una perdita di sangue più o meno copiosa e quindi è necessario correggere il livello di emoglobina o mantenerlo su valori adeguati anche con integratori di ferro».

E l’acido folico quando va assunto?

«Il fabbisogno di acido folico per la prevenzione dei difetti del tubo neurale nel feto è di 400 microgrammi al giorno ma la sua assunzione è molto importante a partire da prima del concepimento. Anche in questo caso sarà il medico a valutare il ricorso all’integrazione. Il consiglio finale – conclude il dottor Bulfoni – è quello di non autogestirsi assumendo ogni mese integratori multivitaminici o multiminerale ma di affidarsi sempre al parere medico».

(Per approfondire leggi qui: Gravidanza, con troppo acido folico neonato a rischio autismo?)

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