Stai leggendo Epatite virale, nel mondo uccide più della malaria

Magazine

Epatite virale, nel mondo uccide più della malaria

14/07/2016

Al mondo l’epatite virale fa più vittime della malaria. Se per questa malattia infettiva negli ultimi decenni il numero di morti è in diminuzione, per l’epatite virale, invece, la tendenza è opposta. Dal 1990 al 2013 i morti sono aumentati del 63%. A fare il punto sulla mortalità di questa patologia sono stati dei ricercatori dell’Imperial College London (Regno Unito) e della University of Washington (Stati Uniti). Lo studio è stato pubblicato su Lancet.

In questi anni, in 183 Paesi, quattro delle cinque forme di epatiteA, B, C, ed E (escludendo la D che colpisce solo chi ha già contratto il virus dell’epatite B) – hanno fatto 1,45 milioni di morti. Nel 1990 erano 890mila. Nel 2013, pertanto, questi virus hanno causato un numero di decessi leggermente superiore a quelli dovuti all’AIDS e più della malaria: 1,3 milioni di persone sono morte per la sindrome da immunodeficienza acquisita e 855mila per malaria secondo uno studio del 2015 dell’Institute for Health Metrics and Evaluation. La tubercolosi ha fatto invece 1,4 milioni di morti. In generale il numero di decessi è stato maggiore nei Paesi ad alto e medio reddito piuttosto che nei Paesi a basso reddito.

(Per approfondire leggi qui: Sicurezza alimentare, il cibo contaminato causa oltre 200 malattie)

Per colpa dell’epatite virale persi 41 milioni di anni

Rispetto alle quattro forme di epatite, però, la quasi totalità dei decessi (il 96%) è attribuibile solo ai tipi B e C che causano danni al fegato: cirrosi epatica e tumore. Un altro dato rilevante è il numero di anni persi calcolati sottraendo dalla speranza di vita gli anni in cui si è deceduti: la cifra arriva a 41 milioni di anni.

Cosa fare per limitare la diffusione di questi agenti virali? Secondo i ricercatori è necessario rendere disponibili su vasta scala i trattamenti e i vaccini efficaci oltre che mettere in atto i piani di contrasto approvati dalle istituzioni sanitarie internazionali come l’Organizzazione mondiale della Sanità. Sebbene per l’epatite B e l’epatite A ci sia un vaccino efficace, una larga parte della popolazione mondiale non è vaccinata. Per la C non esiste un presidio simile ma nuovi trattamenti sì.

(Per approfondire leggi qui: Vaccini, tumori e malattie “scomparse”: le risposte a 5 domande)

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita