La presenza di atleti e visitatori in occasione delle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro non rappresenta un fattore di rischio per la diffusione internazionale del virus Zika. Nella sua terza riunione il Comitato d’emergenza sul virus Zika dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha parlato di “rischio molto basso”.

Gli esperti, sebbene abbiano parlato dei rischi di infezione associati in generale alla presenza di molte persone, non hanno ravvisato negli assembramenti che ci saranno in Brasile tra agosto e settembre una situazione critica. Nel contesto della trasmissione del virus Zika – dice il Comitato – i rischi individuali nelle aree interessate sono gli stessi, indipendentemente dall’eventuale alta presenza di persona. Tali rischi, inoltre, possono essere minimizzati adottando buone misure di salute pubblica.

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C’è un rischio molto basso di un’ulteriore diffusione internazionale del virus Zika per via di Olimpiadi e Paralimpiadi brasiliane dal momento che i Giochi si terranno in inverno. In questa stagione l’intensità della trasmissione autoctona di arbovirus come dengue e Zika è inferiore e le misure di profilassi dovrebbero ridurre ulteriormente il rischio di trasmissione.

Il Brasile, sottolinea l’Oms, dovrebbe mantenere le misure di controllo delle zanzare-vettore nelle aree che ospiteranno i Giochi, rafforzare la sorveglianza sulla circolazione del virus e assicurare la disponibilità dei presidi per la profilassi (dai repellenti ai preservativi).

Ecco le raccomandazioni per i viaggiatori internazionali, anche diretti in Brasile per i Giochi:

• Le donne incinte non dovrebbero viaggiare nelle aree a rischio, tra cui Rio de Janeiro. Inoltre i loro partner, che vivono in queste aree o che sono di ritorno, nei mesi di gravidanza dovrebbero astenersi dal praticare rapporti sessuali non protetti

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• I viaggiatori diretti verso le aree interessate dal virus Zika dovrebbero avere a disposizione tutte le informazioni aggiornate sui rischi e sulle misure utili a ridurre l’esposizione alle punture di zanzara e alla trasmissione sessuale; dopo il ritorno, dovrebbero prendere le precauzioni necessarie per ridurre il rischio di trasmissione.