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Zika, “Dobbiamo agire adesso”. Le preoccupazioni degli Stati Uniti

03/05/2016

“Più ne sappiamo, più c’è da preoccuparsi”. L’oggetto del mistero, meno fitto di prima, è il virus Zika. Le parole sono di Anthony Fauci, tra i più noti immunologi a livello mondiale e direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases negli Stati Uniti. Se da noi “nessuno parla più di Zika”, ricorda Daniela Minerva su Repubblica, negli Stati Uniti “gli scienziati sono al lavoro”.

Il virus Zika rappresenta una minaccia anche per la parte settentrionale del continente americano. L’amministrazione Obama ha chiesto al Congresso di stanziare poco meno di 2 miliardi di dollari per la lotta contro il virus. Negli Usa sono stati segnalati dai Cdc, Centers for Disease Control and Prevention, 426 casi di infezione da virus Zika acquisita però fuori dai confini americani. Di questi sono 36 i casi di infezioni in gravidanza e in 8 casi il virus è stato trasmesso per via sessuale.

(Per approfondire leggi qui: Zika, Oms: primi test su vaccino entro fine anno)

Il virus si trasmette con il morso delle zanzare Aedes Aegypti e Aedes Albopictus. La prima è la “più virulenta e diffusa ai tropici fino alla Florida”, la seconda è “meno pericolosa ma vola fino a Chicago e New York”, aggiunge il quotidiano.

Proprio in gravidanza gli effetti dell’infezione da virus Zika sono i più drammatici

Sul legame tra il virus e la microcefalia nei neonati le prove sono aumentate di settimana in settimana. Proprio l’insieme dei casi di microcefalia registrati in America del Sud, principalmente in Brasile: oltre 1100 casi, hanno spinto lo scorso febbraio l’Oms, Organizzazione mondiale della Sanità a parlare di emergenza sanitaria d’interesse internazionale. Così l’attenzione sul virus è salita ancora di più.

(Per approfondire leggi qui: Virus Zika, altre prove sul legame con la microcefalia)

“Dobbiamo agire adesso”, ha ribadito Fauci in una recente intervista ricordando la necessità di lavorare a un vaccino. Del virus ormai si sa tanto, che oltre alla microcefalia può causare altri disturbi neurologici e che oltre alla trasmissione con le zanzare-vettore si trasmette anche molto probabilmente per via sessuale. L’Oms, nell’ultimo bollettino, parla di 9 Stati che hanno riferito di trasmissione di virus Zika da persona a persona. “Più aumentano i contagi più si affaccia una paura che si pensava archiviata: quella di una gravidanza con un esito tragico e imprevedibile. Forse Zika non cambierà il mondo come Hiv ma non possiamo valutare le conseguenze di un mutato sguardo dei giovani sulla riproduzione”, conclude Minerva.

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