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Intestino irritabile o malattia di Crohn? L’importanza della diagnosi precoce

08/02/2016

Sindrome dell’intestino irritabile o malattia di Crohn? Per diagnosticare precocemente questa malattia cronica intestinale è bene riconoscerne i sintomi che spesso vengono associati a una semplice colite. Abbiamo parlato di malattie infiammatorie croniche intestinali con gli specialisti di Humanitas.

La diffusione della malattia di Crohn e colite ulcerosa è in aumento: oggi ne soffrono 200mila italiani, principalmente fra i 20 e 40 anni, ma ci sono anche casi intorno ai 70 anni. Negli ultimi tre decenni le diagnosi sono triplicate e il motivo non è del tutto chiaro, sicuramente l’ambiente ha giocato un ruolo decisivo. Una delle teorie più accreditate è la cosiddetta “teoria dell’igiene” secondo cui il nostro sistema immunitario è troppo pulito, non più allenato a riconoscere gli agenti esterni.

Un’altra teoria richiama invece lo stress, che assume un ruolo chiave nella riacutizzazione delle due malattie. La flora batterica dell’intestino spesso viene alterata da fattori ambientali non ancora identificati e da un uso massiccio di antibiotici in età pediatrica. Oggi si stanno studiando nuovi trattamenti non farmacologici per la stimolazione del nervo vago attraverso una sorta di pacemaker intestinale.

Oltre alla malattia di Crohn e alla colite ulcerosa esiste una terza forma di malattia infiammatoria intestinale, chiamata comunemente  “colite indeterminata”, che riguarda il 5-10% dei pazienti nei quali non si riesce a fare una diagnosi ben precisa. 

Come diagnosticare malattia di Crohn e colite ulcerosa?

I sintomi sono spesso simili. Quelli più comuni sono diarrea ricorrente con o senza sanguinamento, dimagrimento e dolori addominali. Per orientare i medici di base e indirizzare i pazienti verso controlli preventivi (in particolare per il Crohn) abbiamo messo a punto una campagna di sensibilizzazione, denominata, delle “7 bandiere rosse”. Se una persona presenta alcuni di questi sintomi: familiarità, diarrea notturna, febbricola o complicanze come fistole, per la malattia di Crohn allora è necessario procedere con altri esami.

Spesso la malattia di Crohn viene confusa con la semplice sindrome dell’intestino irritabile a causa della sovrapposizione dei sintomi. In media si arriva a diagnosticare la malattia di Crohn con 3-5 anni di ritardo. Per questo è importante identificare il prima possibile la patologia di cui si soffre, perché con le giuste terapie si può tenere sotto controllo e garantire al paziente un’aspettativa di vita paragonabile a quella di una persona sana.

Per Crohn e colite ulcerosa in alcuni casi è indicato mangiare poche fibre

Sono state presentate, da poco, nuove modalità di trattamento con farmaci biologici di ultima generazione, che sono in grado di bloccare le molecole responsabili delle infiammazioni e l’arrivo dei globuli bianchi nell’intestino dove irritano i tessuti. 

Nella gestione della malattia non vi sono particolari controindicazioni per quanto riguarda la dieta, tuttavia è meglio limitare l’apporto di fibre se c’è diarrea e in caso di malattia di Crohn con lume ristretto.

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