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Mantovani: «Umiltà e studio. I miei consigli per i giovani ricercatori»

01/12/2015

Il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’ospedale Humanitas e docente di Humanitas University, ha rivolto ai giovani studenti alcuni consigli per un futuro professionale di successo. Umiltà, impegno continuo, spirito di collaborazione e condivisione sono i valori che secondo il professore devono orientare l’attività dei ricercatori di domani. A loro è rivolto anche l’auspicio di poter lavorare con organizzazioni come Airc e National Cancer Institute che favoriscono l’indipendenza dei giovani. La lettera è stata pubblicata sul Corriere della Sera.

Lavorare con passione

«Il mio lavoro è anche una delle passioni della mia vita. Un privilegio non da tutti che va vissuto senza limiti. Significa essere preparati a lavorare tanto, anche nel tempo libero: non ti peserà».

Studiare all’estero

«È indispensabile crescere in un ambiente internazionale, abituarsi a confrontarsi e studiare in inglese. Con questi presupposti è nata l’esperienza di Humanitas University. In concreto significa trascorrere una parte del proprio percorso formativo e professionale all’estero».

Collaborare con i colleghi

«L’avanzamento della Scienza ha una componente inevitabile di competizione ed un’altra, altrettanto necessaria, di spirito di squadra. Senza l’interazione con colleghi di tutto il mondo, i tecnici e i tanti giovani del mio laboratorio, non avrei dato alcun contributo».

Rischiare

«Non aver paura di rischiare e di mettere in discussione i paradigmi correnti».

Rispettare i pazienti

«Per il bene dei pazienti trasmetti messaggi corretti e non innescare false aspettative. Le cronache sono piene di pseudo-cure miracolose. Dare speranza è doveroso, ma la vera speranza consiste nella ricerca medica rigorosa».

Condividere, una delle frontiere della scienza

«Per fare ricerca utilizzerai e contribuirai a sviluppare tecnologie altamente sofisticate e costose: non dimenticare, però, che il diritto alla salute è di tutti, anche dei più poveri. Una delle frontiere della scienza è condividere: idee, dati, risultati, ma anche i mezzi di tutela della salute».

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