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Alt! Siamo cellule dendritiche

01/10/2004

Il compito principale del sistema immunitario è di proteggere l’organismo dalle sostanze dannose sia endogene (prodotte all’interno dell’organismo) come il cancro, sia esogene (di provenienza esterna) come i batteri e i virus.
Tra le prime cellule del sistema immunitario che intervengono per eliminare gli agenti estranei al nostro organismo, oltre ai macrofagi, riconosciamo altre cellule che prendono il nome di cellule dendritiche per la presenza di piccoli ‘raggi’ che partono dal citoplasma, molto somiglianti ai dendriti delle cellule nervose (neuroni).

Sentinelle dell’organismo
Osservate al microscopio sembrano cellule stellate. Le cellule dendritiche sono globuli bianchi che attivano il sistema immunitario catturando gli antigeni (le sostanze che promuovono una risposta immunitaria) ed esponendoli all’azione delle cellule ‘killer’, i linfociti T. In realtà sono proprio loro a svolgere una funzione fondamentale per la difesa della nostra salute. Queste cellule risiedono principalmente a livello di quei tessuti che fungono da barriera con l’ambiente esterno e quindi sono più facilmente raggiungibili da agenti patogeni (mucosa nasale, polmonare, intestinale, gastrica e cute), dove ricoprono il ruolo di vere e proprie ‘sentinelle’. Quando vengono a contatto con agenti estranei migrano a livello di quei tessuti che servono da basi al sistema immunitario (linfonodi), dove allertano le altre cellule di questa complicata macchina che ci difende dall’insorgenza di nuove malattie.

Il loro impiego nella lotta ai tumori
Le cellule dendritiche rivestono un ruolo di estrema importanza per tutti gli immunologi e oncologi del mondo, perché sembrano essere cellule cruciali nella creazione di appositi vaccini antitumorali.

(Nella foto: una cellula dendritica coltivata in vitro. In blu appare ben visibile il nucleo della cellula e di un colore più chiaro il citoplasma della cellula con i processi che fuoriescono dalla sua superficie)

La rubrica Medicina al Microscopio è curata dai Laboratori di Medicina Quantitativa dell’Istituto Clinico Humanitas. I laboratori sono nati da una iniziativa del prof. Nicola Dioguardi in collaborazione con la “Fondazione Michele Rodriguez”. Il gruppo di lavoro, costituito dal prof. Nicola Dioguardi, dal dott. Fabio Grizzi, biologo, dalla dott.ssa Barbara Franceschini, istologa, dal dott. Carlo Russo, informatico, dal sig. Luciano Parmeggiani, tecnico di laboratorio, e dalla sig.ra Antonella Pisano, sviluppa metodi di misura e modelli computer-assistiti di analisi delle forme e dei comportamenti delle strutture biologiche. I temi trattati riguardano argomenti di Medicina Teoretica, in particolare sono presenti due sezioni di studio: una clinico-informatica ed una di biologia cellulare e anatomia microscopica. Molte sono le collaborazioni nazionali ed internazionali attivate con le Università americane: Texas Tech University e Arkansas University for Medical Sciences.

Il gruppo ha selezionato per Humanitas Salute una serie di immagini particolari con lo scopo di illustrare la complessità delle strutture microscopiche dell’anatomia dell’uomo.

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