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Malattie reumatiche, colpito un italiano su sei

16/06/2015

Sono oltre 10 milioni gli italiani affetti da malattie reumatiche e muscolo-scheletriche, una proporzione di uno a sei. In Europa, invece, le malattie reumatiche interessano ben 120 milioni di persone, un europeo su quattro. Di queste malattie si è parlato nel corso del congresso annuale dell’Eular, Lega Europea contro le Malattie Reumatiche che rappresenta le società scientifiche nazionali, le associazioni degli operatori sanitari e le organizzazioni di pazienti con malattie reumatiche in Europa.

Di malattie reumatiche se ne contano più di cento. Le sedi colpite sono ossa, articolazioni, muscoli, tendini e legamenti ma anche organi interni. Tra le patologie più frequenti artrite e artrosi, osteoporosi e artrite reumatoide. Sono patologie croniche fortemente invalidanti per la vita sociale dell’individuo. Colpiscono maggiormente le donne, con un rapporto almeno tre volte maggiore rispetto agli uomini. «Il dato europeo diffuso dall’Eular non sorprende assolutamente. A dominare sono gli aspetti degenerativi legati all’artrosi. La sede più colpita da questa malattia reumatica tra gli adulti over 50 è la colonna vertebrale», dice il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e immunologia clinica di Humanitas e docente all’Università di Milano. «Anche in Italia i numeri delle malattie reumatiche sono in linea con i dati europei», aggiunge.

In Italia, ad esempio, l’artrite reumatoide colpisce circa 300mila persone; la Siommms, Società italiana dell’Osteoporosi del metabolismo minerario e delle malattie dello scheletro, stima in circa 3,5 milioni di donne e 1 milione di uomini le persone affette da osteoporosi. L’artrosi è invece un problema per più del 16% della popolazione.

«Il dato dei 120 milioni di europei affetti da malattie reumatiche – continua lo specialista – si spiega anche alla luce dell’aumentata sensibilità dei medici e della maggiore precisione dei test diagnostici in grado di rilevare queste patologie».

Cosa si può fare per ridurre l’impatto delle malattie reumatiche?

«Sebbene per alcune malattie come l’artrosi ci siano dei fattori di rischio non modificabili, come l’età, il sesso e soprattutto la familiarità, è possibile intervenire su altri fattori che riguardano gli stili di vita. Primi fra tutti il controllo del peso corporeo e l’attività fisica. L’aumento del numero di persone in sovrappeso od obese comporta un aumento dell’incidenza di artrosi; questa patologia può colpire non solo quelle articolazioni intuitivamente legate al movimento come anca e ginocchio, ma anche quelle delle mani. Per questo non deve sorprendere l’alto numero di europei colpiti dalle malattie reumatiche», risponde il professor Selmi.

«Il peso, infine, gioca un ruolo importante anche nelle malattie infiammatorie come la psoriasi cutanea che a sua volta può causare una malattia reumatica, l’artrite psoriasica. Pertanto è bene insistere sulla prevenzione primaria e sulla correzione di quegli stili di vita che possono favorire l’insorgenza di queste patologie», conclude l’esperto.

 

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