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Fertilità, problemi per 1 coppia su 5. Al via Piano nazionale per favorire le nascite

01/06/2015

La fertilità deve tornare al centro delle politiche sanitarie. In Italia ben il 20% delle coppie ha problemi a procreare naturalmente e il basso numero di nascite colloca il Paese tra gli ultimi posti in Europa. Per questo motivo il ministero della Salute ha presentato un Piano nazionale per favorire la natalità. Bassa natalità e aumento della speranza di vita comportano un progressivo invecchiamento della popolazione, con una serie di ricadute sull’intero assetto del Paese da un punto di vita economico e sociale. La soglia di sostituzione è piuttosto bassa, pari a 1,39 figli per donna, un valore che non permette il ricambio generazionale. Un mantenimento di un equilibrio è possibile solo per valori superiori a 2.

Lo slogan del piano è “Difendi la tua fertilità, prepara una culla nel tuo futuro”. L’azione del ministero sarà indirizzata a cittadini, medici, farmacisti, operatori sanitari, scuole, università e aziende sanitarie. Tra gli obiettivi del piano, informare i cittadini sul ruolo della fertilità nella loro vita, sul benessere di coppia e su come proteggere la salute riproduttiva, e fornire adeguata assistenza sanitaria per mezzo di programmi di screening e interventi di prevenzione.

«Quello del ministero della Salute è un giusto intervento, ma non può essere sufficiente: il piano potrà raggiungere, se pienamente sviluppato, dei buoni risultati solo nel tempo. Accanto a questa campagna di educazione e informazione servono altre iniziative», spiega il professor Paolo Emanuele Levi Setti, direttore dell’Humanitas Fertility Center. «Di fronte al calo delle nascite – continua – bisogna mettere in campo quelle iniziative che diano oggi la possibilità di accedere a gravidanze con ovociti o spermatozoi giovani e che abbiano buone chance di successo».

«É bene avere coscienza e consapevolezza dei limiti della fertilità, e per questo iniziative di informazione a partire dalle scuole sono le benvenute. Tuttavia il problema del calo della natalità riguarda anche altri ambiti. Spesso le gravidanze si pospongono perché mancano le condizioni sociali e lavorative che aiutino le giovani coppie ad avere un figlio alla giusta età. Ma con il passare del tempo le probabilità di avere un figlio diminuiscono inevitabilmente. Sarebbero dunque utili quelle strategie in grado di far aumentare queste chance: l’autoconservazione precoce dei gameti potrebbe essere un aiuto e ridurre le necessità future di una donazione. Consentirebbe inoltre la formazione futura di banche dei gameti che sono il principale ostacolo a poter offrire quelle procedure che oggi in Italia non sono più proibite dalla Legge», aggiunge lo specialista.

 

Fertilità, problemi non solo per le donne

L’infertilità non è solo una questione femminile. All’interno delle coppie, infatti, i problemi legati alla fertilità riguardano in egual misura, per il 40%, uomini e donne e per il restante 20% la coppia. La loro salute riproduttiva è esposta a rischi sin dall’utero materno: sostanze tossiche ambientali provocano danni sin dal periodo fetale che incidono in modo rilevante sulle gonadi: dopo la nascita questo danno può essere aggravato e sommarsi agli effetti di altri tossici a effetto endocrino e ai danni prodotti in età più adulta dalle infezioni a trasmissione sessuale.

Nemici della fertilità e delle capacità riproduttive sono anche comportamenti scorretti come il fumo e l’abuso di alcol. «La fertilità è un problema di entrambi i sessi, non solo delle donne. In queste pesa il limite dell’età che riduce le probabilità di una gravidanza dopo i 35-37 anni, ma anche l’uomo è esposto a logoramenti. Il tempo, le malattie e le condizioni ambientali sono tutti fattori che possono portare all’infertilità maschile. Nelle donne, inoltre, abbiamo oggi strumenti efficaci per predire un esaurimento precoce della fertilità femminile e individuare in tempo quelle condizioni di rischio che conducono molte donne anche giovani a un’impossibilità assoluta di avere un figlio», conclude il professore.

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