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Paura delle iniezioni? Basta trattenere il respiro

18/05/2015

Chi teme aghi e siringhe non abbia paura: basta trattenere il respiro per qualche secondo e il dolore diminuirà. A suggerire questa associazione è un ricercatore dell’Università di Jaen, Spagna, in uno studio pubblicato sulla rivista Pain Medicine. La percezione del dolore è più bassa se non si espira immediatamente ma dopo pochissimi secondi; in questo brevissimo lasso di tempo la pressione del sangue aumenta e la frequenza cardiaca diminuisce.

Ai test in laboratorio hanno partecipato 38 persone. Mentre trattenevano il respiro, il ricercatore ha schiacciato per cinque secondi l’unghia del dito indice. La soglia di dolore era più alta rispetto a quanto non fosse mentre inspiravano ed espiravano regolarmente. Secondo l’autore della pubblicazione, una persona sarebbe spinta a fermare la respirazione se si aspetta un dolore, ecco perché il trucchetto che suggerisce potrebbe non essere efficace se il dolore arriva improvvisamente. Diversi partecipanti ai test hanno infatti confessato di ricorrere già a questo espediente quando pensano di potersi far male.

Cosa succede all’organismo quando si trattiene il respiro? La pressione sanguigna salendo attiva dei recettori neurosensoriali che sono associati alla percezione del dolore, riducendola. Ecco perché le persone con una pressione arteriosa maggiore sembrano sentire meno dolore. «Le iniezioni intramuscolare sono manovre invasive che non vanno presa alla leggera e che va affidata alla perizia di chi è stato formato a saperla fare. Il tempo in cui ci si rivolgeva a qualcuno di fiducia ma che non era specialista sembra essere passato. In ogni caso, il dolore che può derivare da una iniezione dipende o da una tecnica non appropriata con cui viene eseguita o per la composizione del farmaco usato», spiega il dottor Stefano Ottolini, medico dell’unità di Medicina d’urgenza dell’ospedale Humanitas.

 

Regolare il respiro è importante per gestire il dolore

Tuttavia, come fa notare il ricercatore spagnolo, il dolore non scompare del tutto ma si attenua: una riduzione non ancora significativa per poter dare a questo stratagemma una valenza clinica. «L’associazione emersa dalla ricerca tra iniezioni e respirazione – aggiunge – è sicuramente interessante, anche se le possibilità di applicazione pratica e la reale efficacia “sul campo” credo debbano ancora essere studiate e valutate».

In ogni caso lo studio sottolinea l’importanza della respirazione per gestire meglio il dolore come succede ad esempio quando si partorisce: «Regolare il respiro durante il parto è importante per tollerare meglio il dolore. Non a caso la tecnica di una corretta respirazione è oggetto di insegnamento ai corsi che le future mamme spesso seguono per essere più pronte e preparate al momento del parto», conclude lo specialista.

 

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