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Denti, miliardi di persone non curano le carie

06/03/2015

Quasi due miliardi e mezzo di adulti non curano le carie ai denti. Nel 2010 è stato il disturbo più diffuso nella popolazione mondiale. Il dato è contenuto in uno studio condotto da diversi istituti di ricerca di Usa e Regno Unito. Ogni anno la carie colpisce 190 milioni di persone senza essere adeguatamente trattata: un problema per la salute con un impatto economico da non sottovalutare in termini di assenze dal lavoro, impoverimento della produttività e delle prestazioni scolastiche.

«Nei casi più gravi carie trascurate possono comportare terapie lunghe anche un anno», sottolinea il dottor Stefano Rizzi, responsabile di Chirurgia orale del Centro odontoiatrico di Humanitas.

La ricerca, pubblicata su Journal of dental research, ha raccolto i dati di 378 studi relativi a milioni di bambini e adulti di 141 Paesi tra il 1990 e il 2010. Circa 640 milioni di bambini, pari al 9%, hanno i loro denti da latte cariati: questo disturbo si è piazzato sempre nel 2010, al decimo posto fra le malattie più diffuse sul pianeta.

A 6, 25 e 70 anni si è maggiormente colpiti e il problema si sta spostando dai più piccoli agli adulti «anche perché non avendoli contrastati in precedenza, gli agenti patogeni si sviluppano nel tempo», sostiene Rizzi. Secondo i ricercatori infatti, appena terminati i cicli scolastici, si trascura sempre di più l’igiene orale. Perciò tra le contromisure da prendere, lo studio raccomanda anche la promozione di buone pratiche per la salute orale anche nei posti di lavoro.

 

La carie colpisce soprattutto in America Latina e Asia

I dati variano da Paese a Paese, dal 12% di Singapore al 68% della Lituania (in Italia 47%). Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) le carie sono ancora il maggior problema che riguarda la salute orale della popolazione. Tra le aree più colpite America Latina e Asia.

Tuttavia alla luce del cambiamento delle condizioni di vita in molti Paesi in via di sviluppo in Africa, è atteso un aumento dell’incidenza delle carie dentali a causa soprattutto del crescente consumo di zuccheri. Le carie sono provocate dai batteri del cavo orale che attaccano lo smalto dei denti, sviluppando acidi che dissolvono la componente minerale del dente. Come l’Oms, anche questa ricerca punta il dito contro le abitudini alimentari scorrette di bambini e adulti, in particolare il consumo di cibi e bevande piene di zuccheri.

«È fondamentale ridurre il consumo di zuccheri raffinati, merendine, snack, dolciumi e cibi acidi che possano danneggiare lo smalto, soprattutto se non si ha la certezza di usare lo spazzolino: un’indicazione che vale non solo per i più piccoli», dice il dottor Rizzi. Per prevenire l’insorgenza di carie, è bene che tutti prestino attenzione all’igiene orale: «Bisogna seguire poche e semplici regole, lavarsi 2/3 volte al giorno i denti e passare almeno una volta il filo interdentale», continua lo specialista.

Per gli adulti, questa volta nelle vesti di genitori, valgono anche altre raccomandazioni: «I papà o le mamme devono lavare i denti ai loro figli; quando diventano autonomi, invece, devono controllare che abbiano passato lo spazzolino con cura e in caso contrario, farglieli lavare nuovamente», conclude.

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