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Prevenzione

Tumori, i "big killer" fanno un po' meno paura

25/02/2015

Tumori alla mammella, polmone, colon retto, prostata e stomaco: i cosiddetti “big killer” in campo oncologico fanno oggi un po’ meno paura rispetto al passato.

«In generale a livello mondiale la mortalità dovuta a patologie oncologiche, sta iniziando a decrescere. Complici gli screening di prevenzione – come il Pap test per il tumore al collo dell’utero e la mammografia e l’ecografia mammaria per il tumore al seno – e terapie oncologiche sempre più mirate e “intelligenti”, l’incidenza mondiale per tumori è in diminuzione rispetto agli anni passati».

 

A parlarne è Marco Alloisio, Responsabile della Chirurgia Toracica dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e presidente della sezione milanese della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) secondo cui, sebbene non si debba mai abbassare la guardia contro le neoplasie, il messaggio che scaturisce dalle ultime statistiche in ambito oncologico è tutt’altro che pessimista: «In generale possiamo ad esempio dire che, per quanto riguarda il tumore allo stomaco che è uno dei “big killer” per entrambi i sessi, dal 1995 si registra una diminuzione della mortalità. E anche per quanto concerne il tumore al colon retto, che è uno dei più temibili sia per l’uomo che per la donna, stiamo assistendo a una diminuzione dei tassi di mortalità crescente negli anni».

 

Tumori femminili in calo grazie a ecografie e pap-test

Nelle donne a uccidere di più sono il tumore al polmone, alla mammella, all’ovaio, allo stomaco e al colon retto. «Proprio in questi ultimi mesi si è avuto il sorpasso del tumore al polmone sul tumore al seno come prima causa di morte oncologica nell’universo femminile – spiega il dottor Alloisio –. La mortalità per cancro alla mammella è invece in diminuzione grazie all’utilizzo sempre maggiore di ecografie mammarie e mammografie per gli screening preventivi che individuano precocemente tumori di piccole dimensioni e quindi più facilmente curabili. Quanto al tumore al collo dell’utero, questo risulta pressoché debellato grazie alla diffusione sempre più capillare del Pap test per il rilevamento del Papilloma virus, il principale responsabile dell’insorgenza di questa neoplasia. La mortalità per il tumore al pancreas e all’ovaio rimane invece costante, ma con una bassa incidenza».

Polmone, prostata, colon retto e stomaco sono invece i “big killer” negli uomini, «e in tutti e quattro i casi stiamo assistendo ad una riduzione della mortalità – conclude l’esperto –. I decessi dovuti alle neoplasie del pancreas e del fegato risultano invece stabili, ma con una bassa incidenza».

 

                                                                            Commento del dottor Marco Alloisio

responsabile Unità Operativa Chirurgia Toracica di Humanitas

 

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