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Reni e urologia

Reni in salute, i consigli da non dimenticare

12/05/2017

I reni hanno l’importante funzione di produrre l’urina, il liquido attraverso cui il nostro organismo elimina parte delle scorie trasportate dal sangue.

Le accortezze per mantenerli in salute sono molte, come spiega il dottor Giulio Mingardi, responsabile dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Humanitas Gavazzeni Bergamo.

 

Le malattie renali possono essere prevenute?

“Sì, con la diagnosi precoce. Come molte altre patologie, quelle renali spesso sono asintomatiche. Ciò significa che quando si manifestano sono già per lo più sviluppate. Per questo è importante sottoporsi periodicamente a esami di urine e sangue. Può aiutare a scoprire una malattia renale anche la misurazione della pressione, visto che un danno renale può essere causato anche dall’ipertensione. La pressione ottimale per persone in salute è uguale o inferiore a 130/80. Per chi soffre diabete, invece, è fondamentale sia inferiore a questi valori”.

Quali comportamenti dobbiamo rispettare per mantenere i reni in salute?

“Bisogna tenere sotto controllo il proprio stile di vita. Niente fumo, prima di tutto. E poi cercare di seguire una dieta che non sia troppo ricca di zuccheri, grassi, sale e calorie. L’obiettivo deve essere quello di mantenere il proprio peso entro livelli “normali”, cosa che può, anzi deve, essere fatta anche attraverso lo svolgimento di attività fisica. Tra gli effetti negativi dell’obesità c’è anche quello di provocare problemi ai reni. Da evitare, infine, è l’uso prolungato di farmaci che possono rivelarsi tossici per i reni, come gli antinfiammatori e gli analgesici”.

 

I soggetti a rischio di malattie dei reni che cosa devono fare, in più?

“Sono molte le condizioni che possono essere alla base di una malattia renale. Si va dall’età superiore ai 60 anni alla familiarità, dalla presenza di diabete all’obesità, dall’ipertensione arteriosa, a ostruzioni o infezioni delle vie urinarie. In tutti questi casi bisogna prestare ancor più attenzione ad eventuali sintomi come pressione sanguigna alta o colore differente delle urine. Inoltre, si devono svolgere esami con maggiore cadenza, anche semestrale quando il rischio è elevato. Chi soffre di diabete, infine, oltre a tutte queste accortezze, deve controllare con cadenza ridotta i livelli di glicemia e di emoglobina glicata“.

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