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Prevenzione

Eiaculazione precoce: un problema di coppia

30/01/2015

Oggigiorno, l’eiaculazione precoce è un problema che interessa diverse coppie, nella loro più profonda intimità. Una passione maschile che brucia velocemente, infatti, può significare frustrazione e sofferenza non solo per lui, ma anche per lei. Ne parliamo con il professor Alberto Mandressi, Responsabile dell’Unità Operativa di Urologia di Humanitas Mater Domini.

L’eiaculazione precoce (EP) è un disturbo molto diffuso della sfera sessuale, che può manifestarsi a qualsiasi età postpuberale: coinvolge un uomo su cinque e, da un’indagine internazionale effettuata su 12.000 soggetti di sesso maschile, solo il 9% degli uomini si rivolge spontaneamente all’andrologo, ossia l’urologo specialista nello studio dei problemi sessuali e dell’apparato riproduttivo maschile.

Perché l’eiaculazione precoce è un “problema di coppia”?

“La vita sessuale è un aspetto fondamentale per una relazione felice: un rapporto sessuale insoddisfacente può essere motivo di frustrazione e delusione e, con il tempo, può anche mettere in crisi l’intimità, portando fratture sentimentali difficili da risolvere. Al disagio personale dell’uomo, sia fisico che psicologico, si aggiungono molto spesso la mortificazione ed il senso di inadeguatezza della donna che non sa come aiutare il proprio partner”, spiega il professor Alberto Mandressi.

Eiaculazione precoce? Parlarne è il primo grande passo.

Prendere atto che esiste il problema dell’eiaculazione precoce e, conseguentemente, parlarne, è il primo passo per la sua cura. È parimenti fondamentale considerare l’eiaculazione precoce come un problema di coppia e, come tale, affrontarlo insieme.
Il ruolo della partner è fondamentale: solo la condivisione del problema permette che non venga ignorato, ma sia affrontato senza colpevolizzazioni.
Per l’uomo che soffre di eiaculazione precoce, spesso non è facile parlarne. Questo è dovuto a vari fattori: la delicatezza dell’argomento, il senso di frustrazione ed inadeguatezza e, in alcuni casi, la mitizzazione del godimento sessuale, diventato oggigiorno una sorta di imperativo. Si teme il giudizio!

“In realtà, chi trova il coraggio e la forza di aprirsi con gli specialisti, ha già fatto molto per dare un corso diverso alla propria vita sessuale e sentimentale”, conclude il professor Mandressi.

Commento a cura del Professor Alberto MandressiResponsabile dell’Unità Operativa di Urologia
Humanitas Mater Domini
Urologo di Humanitas Mater Domini

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