L’anemia da carenza di ferro è un disturbo che può interessare le donne in diverse fasi della loro vita. Oltre alla gravidanza, quando l’anemia può presentarsi a causa dell’aumento del volume di sangue circolante per il maggior fabbisogno di ferro per mamma e feto, anche durante l’età fertile le donne rischiano questa condizione. Una delle cause di anemia da carenza di ferro nelle donne fino alla menopausa è infatti la metrorragia, ovvero perdite abbondanti di sangue durante il ciclo mestruale.

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Secondo le stime dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, nel mondo una donna su tre non in gravidanza, circa 500 milioni di persone, è anemica (i dati si riferiscono al 2011). E la carenza di ferro è causa di anemia in un caso su 2. «A determinarla è un bilancio negativo del ferro: o l’apporto di questo minerale è scarso perché non assimilato o perché poco presente nell’alimentazione, oppure perché di ferro c’è più bisogno o, infine, perché ci sono delle perdite di sangue, uno dei fluidi corporei con i quali il ferro viene perso dall’organismo», spiega la dottoressa Barbara Sarina, ematologa dell’ospedale Humanitas.

Ragazze in pubertà più esposte a rischio anemia

Perdite di sangue copiose con il flusso mestruale, assieme alla crescita durante l’adolescenza che richiede una quantità di ferro maggiore, rende le ragazze in età puberale più esposte al rischio di anemia. «Lo stile di vita sano con un’alimentazione ricca di cibi contenenti ferro è importante in una fase delicata come la crescita e la pubertà. Ma per il trattamento dell’anemia – conclude la dottoressa – può essere richiesto un trattamento che vada a risolvere direttamente il problema delle perdite, quindi della metrorragia».

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