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Prevenzione

Apnee ostruttive del sonno, il rischio d’incidenti sul lavoro raddoppia

25/07/2016

Un lavoratore che soffre di apnee ostruttive del sonno va incontro a un maggior rischio di incidenti sul lavoro. Tale rischio è addirittura raddoppiato rispetto alla popolazione generale. È la conclusione di una ricerca italiana pubblicata sulla rivista scientifica Sleep.

OSAS è l’acronimo che sta per sindrome delle apnee ostruttive del sonno, una malattia che si caratterizza per l’ostruzione delle prime vie aeree così da determinare, nelle ore notturne, russamento e apnee. Secondo i ricercatori questa sindrome si qualifica inoltre come una malattia non occupazione e sotto-diagnosticata che però ha un forte impatto sulla vita lavorativa dei soggetti che ne soffrono. E proprio perché l’OSAS è un fattore di rischio di incidenti sono necessari maggiori controlli, screening e piani di prevenzione. In una sola parola serve più attenzione su questa malattia.

I ricercatori hanno analizzato 7 studi rilevando nelle persone colpite da sindrome delle apnee notturne il doppio delle probabilità di essere vittime di incidenti sul lavoro.

Si stima che la sindrome colpisca 2 persone su 10

Di recente il Ministero della Salute ha messo a punto un documento sulla gestione della patologia in cui è stato definito un percorso diagnostico e terapeutico specifico. Nei mesi scorsi, invece, l’Italia ha recepito una direttiva europea prevedendo il mancato rinnovo della patente per chi soffre di apnee notturne ostruttive e non si sottopone alle cure specifiche. Queste persone, infatti, possono diventare un pericolo per la sicurezza stradale.

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno determina una sintomatologia più nota quale russamento e apnee notturne, sonnolenza diurna, ma anche una sintomatologia aspecifica, talvolta sottovalutata ma condizionante la quotidianità e la qualità della vita del paziente, come cefalea, sensazione di stanchezza, sintomi cognitivi. In particolare si tratta di deficit di memoria a breve termine, difficoltà di concentrazione, riduzione della capacità di reazione.

Appare quindi evidente come tutte le mansioni lavorative che necessitino di continua capacità di attenzione possano essere maggiormente interessate (in primis gli autisti), ma lo sono anche quelle mansioni in cui sia importante avere una buona capacità di giudizio, organizzazione e problem solving. Alla luce di queste considerazioni si può quindi facilmente capire come il numero di incidenti sul lavoro sia maggiore in pazienti OSAS non in trattamento.

Come prevenire la sindrome delle apnee ostruttive e come tenerla sotto controllo

Assumono un ruolo centrale tutti quei progetti atti ad informare i cittadini circa l’importanza di una buona qualità del sonno, i sintomi tipici della malattia e i rischi correlati; è importante il controllo del peso corporeo, effettuare una vita attiva. Infine è necessaria un’efficace politica di screening nel territorio, percorsi diagnostici efficaci nel garantire una diagnosi precoce e un tempestivo trattamento della malattia. Infatti è noto che trattare la malattia (con Ventilazione meccanica non invasiva notturna nei pazienti che lo necessitano) determini la risoluzione della sintomatologia diurna, con miglioramento dei tempi di reazione, sensazione di sonno ristoratore al risveglio, recupero dell’astenia e della capacità di attenzione.

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