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Prevenzione

Infarto, i consigli per evitare una recidiva

22/04/2016

L’infarto, a volte, “chiama” l’infarto. Chi ha avuto un infarto corre infatti un forte rischio di svilupparne un secondo. Nei primi due anni dopo un infarto 6 pazienti su 10 rischiano di essere di nuovo ricoverati e nel 30% dei casi proprio per una nuova sindrome coronarica acuta. Sono i numeri diffusi dall’Anmco, Associazione nazionale dei Medici cardiologi ospedalieri. Ma le probabilità di reinfarto possono essere contenute grazie a un’attenta prevenzione che combini una stretta adesione alla terapia farmacologica con stili di vita adeguati.

La prevenzione di un secondo infarto è come la prevenzione primaria ma molto più rigorosa. Se le regole di vita sono le stesse che si consigliano a tutti per abbassare il rischio cardiovascolare, a chi è stato già colpito da sindrome coronarica acuta si impone il raggiungimento di determinati valori più bassi dei target della prevenzione primaria.

Un esempio su tutti il colesterolo: il valore di colesterolo LDL dev’essere mantenuto stabilmente sotto i 70 mg/dL, molto più basso del livello compreso fra 100 e 115 raccomandabile, rispettivamente, nei soggetti a rischio in prevenzione primaria o nella popolazione generale. Così facendo, dice l’associazione, il rischio di reinfarto diminuisce del 25%.

Contro rischio reinfarto fondamentale l’aderenza alla terapia

È importantissimo che i pazienti continuino ad assumere i farmaci prescritti per controllare gli altri fattori di rischio oltre al colesterolo: la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, i livelli di glicemia. Soprattutto nel primo anno dopo l’infarto è decisivo mantenere la terapia antitrombotica. Accanto a questo il paziente deve poi osservare in maniera molto rigida stili di vita corretti che riguardano l’attività fisica, la dieta e l’astensione dal fumo di sigaretta.

Ma al di là dei farmaci, come fare a tenere sotto controllo i fattori di rischio di infarto?

L’Anmco consiglia di svolgere almeno 30 minuti di esercizio fisico al giorno, dal camminare a passo svelto al ballo, dal fare le pulizie di casa al giardinaggio leggero, per esempio rastrellare le foglie o piantare, al fare le scale al posto dell’ascensore. È bene evitare sforzi fisici come sollevare pesi di oltre 20-30 kg, trasportare carichi o spostare mobili.

Infine l’alimentazione. Ecco le regole dell’Anmco:

  • Una porzione di cereali e derivati a ogni pasto principale
  • 4-5 porzioni al giorno tra verdura e frutta
  • Limita il consumo di carne rossa, affettati e insaccati a 2-3 volte al mese. Alterna i secondi piatti privilegiando il pesce 2-3 volte a settimana, la carne bianca 3-4 volte, le uova una volta e i formaggi 2 volte
  • 1 o 2 volte a settimana mangia un piatto vegetariano con cereali e frutta oleosa, con una porzione di verdura e frutta fresca
  • Introduci nella dieta i legumi secchi o freschi
  • Usa olio extravergine d’oliva per i condimenti a crudo e per le cotture
  • Evita i prodotti confezionati contenenti grassi idrogenati e grassi saturi

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