Carne e rischio tumore? La risposta è la Dieta mediterranea, un regime alimentare sano ed equilibrato che permette di fare prevenzione contro i tumori sposando uno stile di vita corretto. “Non c’è niente di cui dobbiamo aver timore: attualmente abbiamo nella nostra cultura una corretta e sana alimentazione che bilancia tutti i nutrienti”. Così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin sugli effetti della decisione dell’Organizzazione mondiale della Sanità di inserire le carni lavorate e quelle rosse rispettivamente fra le sostanze cancerogene e probabilmente cancerogene.

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Il ministro ha cercato di fugare le preoccupazioni che una decisione del genere ha sollevato: “Non c’è alcun motivo di fare allarmismo. La nostra carne è estremamente controllata in tutta la fase di lavorazione, dalla produzione a quello che mangia l’animale, fino al momento della macellazione. La stessa cosa possiamo dire sui nostri prosciutti, e in ogni caso da noi non c’è non minimamente il consumo di carni rosse e lavorate che c’è in quei Paesi che ne hanno un consumo quasi totale nella propria alimentazione”. Il ministro ha fatto sapere di aver chiesto “la documentazione completa perché il riferimento della pubblicazione è molto sporadico e ridotto”.

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La Dieta mediterranea prevede anche un moderato consumo di carne rossa

Come fare prevenzione a tavola è dunque scritto nella tradizione alimentare italiana, in quella Dieta mediterranea che l’Unesco protegge come patrimonio immateriale dell’umanità. E in un regime alimentare vario trova spazio anche la carne: “La Dieta Mediterranea – ha spiegato Lorenzin – prevede un corretto apporto nutrizionale a base di carboidrati con tanta frutta e verdura, pesce, legumi, carne bianca e anche carne rossa con moderazione”.

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Ha ragione il ministro Lorenzin sugli stili di vita alimentari? «Il ministro ha ribadito quello che viene sottolineato e incentivato da anni: la Dieta mediterranea è riconosciuta in tutto il mondo come la scelta alimentare più sana», sostiene la dottoressa Manuela Pastore dietista dell’ospedale Humanitas.

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La prevenzione passa dagli stili di vita: no al fumo e attività fisica quotidiana

«Questo perché la Dieta mediterranea include più fonti di proteine di origine animale ma anche di origine vegetale come i legumi e i cerali, prevede un consumo quotidiano di ortaggi e frutta fonti di antiossidanti, vitamine e minerali, cerali incentivando quelli integrali e l’utilizzo di olio di oliva extravergine ricco di grassi protettivi per la salute».

La prevenzione quindi “vien mangiando”, ma non solo: ”Passa dagli stili di vita: mangiare bene, non fumare, bere con moderazione e fare almeno 30 minuti di attività fisica al giorno. Queste quattro cose insieme ci farebbero vivere molto più a lungo e in salute”, è l’avviso del ministro.

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