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Prevenzione

Il check-up per lui e per lei

09/03/2015

Il check-up è diverso per maschi e femmine? Quando si parla di check-up – l’insieme di accertamenti ematochimici, strumentali e visite specialistiche che hanno l’obiettivo di portare a una diagnosi precoce di un’eventuale malattia – è bene fare una distinzione per sesso ed età: ciascun genere sessuale e ogni fascia di età ha infatti dei “punti deboli” che è bene tenere sotto controllo.

A parlarne è Giovanni Covini, responsabile Check-Up dell’Ospedale Humanitas, che sarà presente al Salone del Risparmio, in programma dal 25 al 27 marzo all’interno dell’Università Bocconi di Milano cui Humanitas partecipa per diffondere i valori della corretta informazione sanitaria e della prevenzione. «Il check-up è un percorso diagnostico diverso per i due sessi e comprende esami che cambiano con l’età del paziente. Alcune malattie sono infatti caratteristiche dell’età giovanile, ma con il passare degli anni sempre più organi sono destinati ad andare incontro a condizioni patologiche che necessitano di appositi controlli».

Il check-up va eseguito periodicamente, anche una volta l’anno

I consigli per gli uomini. «Per gli uomini sino ai 50 anni suggeriamo esami ematochimici generali, un’ecografia dell’addome associata a uno studio particolare del sistema cardiovascolare e della cute. Passati i 50 anni è doveroso un controllo della prostata e suggeriamo anche una colonscopia per la diagnosi precoce delle neoplasie del grosso intestino».

Quanto alle donne, «sotto i 50 anni proponiamo gli stessi esami consigliati nell’uomo. Inoltre periodicamente è bene effettuare una visita ginecologica con PAP test e verificare lo stato di salute delle mammelle, mediante ecografia del seno se la paziente ha meno di 40 anni o mediante mammografia associata a ecografia se ha già superato i 40 anni. Dopo i 50 anni è bene controllare lo stato metabolico dell’osso con una MOC ed effettuare, proprio come l’uomo, una colonscopia».

Importanti i risultati del check-up precedente 

Ma ogni quanto vanno eseguiti questi accertamenti? «La periodicità degli accertamenti dipende dal risultato del precedente check-up e dai fattori di rischio individuali. In un paziente obeso, iperteso, diabetico e ipercolesterolemico, dove il rischio cardiovascolare è molto elevato, un check-up mirato andrebbe eseguito almeno una volta all’anno».

Ci sono dei segnali che il nostro corpo ci invia e che non dovremmo mai sottovalutare? «Numerosi – spiega il dottor Covini – sono i sintomi che possono preannunciare l’insorgenza di una malattia. Spesso andiamo incontro a malessere generale, dolori… ma qualunque sintomo che perdura e tende a peggiorare nel tempo può essere un forte segnale premonitore che non dovremmo sottovalutare».

 

                                                                            Risposte a cura del dottor Giovanni Covini

Responsabile del servizio Check-Up di Humanitas

 

 

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