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Prevenzione

Il fiuto dei cani contro il tumore della prostata

23/09/2014

Il fiuto dei cani potrebbe rappresentare, in un futuro neanche troppo lontano, il migliore strumento per riconoscere il tumore della prostata.

Uno studio condotto dal dottor Gianluigi Taverna, responsabile del Centro di Patologia Prostatica di Humanitas, ha in effetti rilevato che cani ben addestrati, possono essere in grado di riconoscere un tumore della prostata grazie all’urina dei malati, che assume un odore particolare, diverso da quello normale, che può essere percepito da questi animali, dotati notoriamente di un fiuto eccezionale.

L’espertimento, condotto in collaborazione con il Centro Militare Veterinario di Grosseto (Cemivet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa, ha coinvolto circa 900 persone – alcune sane e alcune malate di tumore alla prostata – e due cani addestrati, pastori tedeschi, che hanno offerto riscontri al di sopra di tutte le attese: nel 98% dei casi sono stati in grado di riconoscere chi era soggetto alla patologia alla prostata. Una percentuale superiore a quelle proprie delle procedure diagnostiche in uso.

 

Il tumore alla prostata spesso è asintomatico

Un aiuto, quello che viene dagli amici a quattro zampe, che potrà essere fondamentale nell’individuazione precoce di forme tumorali alla prostata e che permetterà di salvare molte vite, dal momento che questo tipo di cancro – che soprattutto quando si sviluppa in età giovanile, piuttosto rara per fortuna, si dimostra molto aggressivo – è caratterizzato da una crescita molto lenta e in molti casi priva di alcun sintomo evidente.

Quello alla prostata è il tumore che più colpisce gli uomini. I tre fattori di rischio più frequenti sono l’età (si è soggetti soprattutto dai 50 anni in poi), la storia familiare e la razza. Per quanto riguarda quest’ultimo dato, le statistiche dicono che i più colpiti dal tumore della prostata sono gli uomini di colore (149 casi ogni 100mila soggetti), davanti ai bianchi americani ed europei (107 ogni 100mila) e agli orientali, giapponesi (39 ogni 100mila) e cinesi (28 casi ogni 100mila).

 

Il fiuto anti tumore alla “Notte dei Ricercatori”

Di fiuto dei cani e tumore alla prostata si parlerà nell’incontro “Un fiuto eccezionale per diagnosi mediche” in programma venerdì 26 settembre 2014 nel Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, nell’ambito della “Notte dei ricercatori”. Alla tavola rotonda, moderata da Walter Bruno, responsabile della Comunicazione di Humanitas, parteciperà lo stesso dottor Taverna, che illustrerà lo studio nel dettaglio, oltre al colonnello Lorenzo Tidu, responsabile veterinario dello studio presso il Cemivet di Grosseto.

 

L’incontro al Museo della Scienza e della Tecnologia

Un fiuto eccezionale per diagnosi mediche

Venerdì 26 settembre 2014,ore 20.30
Sala del Cenacolo
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Via San vittore 21, Milano

 

L’iniziativa è un evento collegato a MEETmeTONIGHT, la Notte dei Ricercatori in Lombardia, evento promosso dal Politecnico di Milano, dall’Università degli Studi di Milano e dall’Università degli Studi di Milano–Bicocca, insieme a molte altre realtà accademiche e istituzionali, con il contributo di Regione Lombardia, Comune di Milano e Fondazione Cariplo. Oltre a Milano, saranno coinvolte Brescia, Como, Pavia e Varese.

 

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