Stai leggendo Giornata Mondiale contro l’Ictus a tinte rosa

Prevenzione

Giornata Mondiale contro l’Ictus a tinte rosa

29/10/2014

La Giornata Mondiale dell’Ictus Cerebrale quest’anno è dedicata all’universo femminile. Il 43% degli ictus infatti colpisce le donne, e anche il 61% delle morti per ictus coinvolge il genere femminile. Una patologia, insomma, che ha una letalità maggiore del tumore mammario. Si calcola, infatti, che una donna su 5 avrà un ictus nell’arco della sua vita, mentre per gli uomini la media è di 1 su 6. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia si contano circa 200.000 casi ogni anno, di cui l’80% sono nuovi episodi e il 20% recidive. In media, inoltre, ad un 1 anno di distanza circa dall’evento acuto, un terzo dei soggetti sopravvissuti a ictus presenta un grado di disabilità molto elevato. Da queste cifre deriva la necessità di portare avanti una campagna di sensibilizzazione volta a prevenire gli ictus, monitorando i fattori di rischio. Per saperne di più abbiano fatto qualche domanda alla dottoressa Simona Marcheselli responsabile dell’Unita Operativa di Neurologia d’urgenza e Stroke Unit in Humanitas.

Come mai questa patologia colpisce con maggior frequenza le donne rispetto agli uomini?

«Non è esattamente vero, diciamo che è più fatale per le donne che per gli uomini, ma l’incidenza è dovuta a una maggiore sopravvivenza del genere femminile. Di conseguenza aumenta le probabilità di avere un ictus».

Quali sono i fattori di rischio?

«I fattori che possono aumentare il rischio di incorrere in un ictus sono moltissimi, i più frequenti sono sicuramente l’ipertensione arteriosa, cardiopatie in generale, sovrappeso, diabete, eccesso di colesterolo, sedentarietà, e fumo. Ma dobbiamo anche tenere conto di quei fattori che non sono modificabili, e sono connessi all’avanzare dell’età e a fattori genetici».

Come si previene l’ictus?

«Bisogna condurre uno stile di vita sano: alimentazione equilibrata e povera di grassi, moderata attività fisica, dovremmo tenere sotto controllo la pressione, il colesterolo e la glicemia, perdere peso se si è in sovrappeso e smettere di fumare. E’ consigliabile, inoltre, sottoporsi regolarmente a visite di controllo, soprattutto se in presenza di campanelli d’allarme. In tal senso anche Humanitas quest’anno porta avanti una campagna di sensibilizzazione per il riconoscimento dei sintomi dell’ictus, nell’ambito del progetto promosso dalla Regione Lombardia “Stop all’Ictus”, con una distribuzione di materiale informativo su rischi e prevenzione. Nella carta del rischio abbiamo anche indicato sommariamente i sintomi più comuni, come disturbi della sensibilità a una parte del corpo, senso di confusione improvvisa, quindi difficoltà ad esprimersi o a capire quanto viene detto, improvvisa difficoltà visiva, e altri “segnali” che se individuati potrebbero contribuire a prevenire gli ictus».

 

Ha risposto la dottoressa Simona Marcheselli

responsabile dell’Unità Operativa di Neurologia d’urgenza e Stroke Unit di Humanitas

 

 

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita