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Prevenzione

Il dopo-ictus: ricominciare con l’Auto Mutuo Aiuto

26/10/2012

 Cinque anni fa, la prima riunione in Fondazione Humanitas con le persone colpite da ictus e i loro familiari. Oggi, un numero verde 800.27.16.01, incontri di prevenzione, gruppi di Auto Mutuo Aiuto. Un’alleanza tra ospedale e volontariato per non lasciare solo chi soffre.

 

Sono più di 200.000 le persone che ogni anno in Italia vengono colpite da ictus. Nel nostro Paese, questa patologia rappresenta la prima causa di disabilità. Tuttavia, a differenza di quel che accade per altre patologie croniche, l’ictus è spesso poco conosciuto o sottovalutato.

Negli ultimi anni, i progressi della medicina hanno aumentato sensibilmente le possibilità di recupero dei pazienti: la diffusione delle Stroke Unit – i centri ospedalieri specializzati nel trattamento della malattia – ha permesso di intervenire in modo più efficace nella cura dell’evento acuto. Ancora molto resta da fare sul fronte della continuità assistenziale e del “dopo ictus”.

Chi sopravvive, infatti, riporta quasi sempre una marcata disabilità che riduce in modo significativo la sua autonomia e genera un bisogno di assistenza continuativo per lo svolgimento delle più banali attività quotidiane. Il carico della presa in cura ricade quasi sempre sulla famiglia.

 

La nascita del “Programma ictus”

Per dare una risposta ai bisogni di informazione, di sostegno emotivo e di supporto pratico espressi da pazienti e familiari, nel 2007 è nato il “Programma ictus” promosso dalla Fondazione Humanitas in collaborazione con i medici della Stroke Unit e del Dipartimento di Riabilitazione dell’Istituto Clinico Humanitas.

«Il timore delle persone era quello di sentirsi abbandonate una volta fuori dall’ambiente protetto dell’ospedale – racconta Giuliana Bossi Rocca, Presidente di Fondazione Humanitas –. La condizione di malattia cronica provoca un profondo cambiamento nella vita quotidiana. Spesso tra le difficoltà più grandi che i malati si trovano ad affrontare ci sono la ripresa delle relazioni affettive, familiari e amicali, e l’accettazione di se stessi con i cambiamenti provocati dall’ictus. L’obiettivo dell’alleanza con i medici è stato quello di affiancare agli interventi di cura azioni di sostegno con un’attenzione rivolta in particolare alla famiglia, che va accompagnata nell’affrontare una situazione totalmente sconosciuta e molto impegnativa».

Il programma comprende diversi servizi per accompagnare pazienti e familiari dopo le dimissioni: un numero verde 800.27.16.01 per chi desidera avere risposte sulla malattia o sulle strutture di cura e riabilitazione; gruppi di Auto Mutuo Aiuto con cadenza mensile per pazienti e per familiari; incontri di educazione sanitaria da parte di medici e professionisti coinvolti nel processo di cura; convenzioni con altre organizzazioni che offrono servizi sul territorio e, infine, il supporto della psicologa e dell’assistente sociale della Fondazione.

 

La Giornata mondiale contro l’ictus

Lunedì 29 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale contro l’ictus, i medici della Stroke Unit e del Dipartimento di Riabilitazione dell’Istituto Clinico Humanitas saranno a disposizione di chi voglia conoscere il proprio rischio personale di esposizione alla malattia, i consigli per la prevenzione, le possibilità di cura e riabilitazione. I volontari della Fondazione daranno invece informazioni sul programma ictus e, per chi desidera conoscere il gruppo di Auto Mutuo Aiuto, ci sarà la possibilità di parlare con un paziente e con un familiare che vi partecipano da tempo.

 

Lunedì 29 ottobre, dalle 14.30 alle 16.30, all’ingresso dell’ospedale, in via Manzoni 56 a Rozzano

 

Per info:

Fondazione  Humanitas

Tel. 02.8224.2305

www.fondazionehumanitas.it

 

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