Stai leggendo Tumore al seno, per la prevenzione più sport e attenzione a tavola

Prevenzione

Tumore al seno, per la prevenzione più sport e attenzione a tavola

18/10/2012

Attività fisica costante e dieta equilibrata per tenere lontano il rischio del tumore del seno. L’importanza dello stile di vita è uno dei temi al centro del convegno organizzato dalla Senologia di Humanitas, in programma il 20 ottobre. Dialogo aperto con gli specialisti e, per le donne, un diploma speciale made in Germania.

 

Dialogo aperto con gli specialisti e informazione approfondita su prevenzione, diagnosi e cura del cancro al seno, in seguito ai quali la donna – paziente e non – ottiene un vero e proprio diploma. Il 20 ottobre in Humanitas si terrà la seconda edizione di “Paziente diplomata: seminario per donne con e senza tumore al seno”, che vuole essere per tutte le donne un’occasione per informarsi e confrontarsi, così da poter interagire con l’équipe medica in modo efficace, complice e costruttivo. L’appuntamento scientifico – organizzato da Wolfgang Gatzemeier e Claudio Andreoli, specialisti dell’Unità Operativa di Senologia di Humanitas Cancer Center diretta da Corrado Tinterri – è una preziosa occasione per sottolineare quanto sia importante un corretto stile di vita, sia per le donne colpite dalla neoplasia, sia per quelle che fortunatamente non hanno incontrato la malattia.

Attività fisica: perchè non esistono ricette facili

Attività fisica costante e corretta alimentazione sono i cardini fondamentali di uno stile di vita sano e in grado di preservare la nostra salute. Attenzione, però. Non esistono ricette facili e valide per tutti. Intervenire sullo stile di vita di un paziente non vuol stravolgerlo, ma puntare a migliorare, passo dopo passo, a partire dalle condizioni del singolo soggetto.

Corretta alimentazione non significa cercare alimenti da evitare o, al contrario, da assumere in quantità maggiore perché agevolano o diminuiscono il rischio tumorale. Significa seguire una dieta che faccia raggiungere o mantenere il peso nella norma, assicurando un adeguato apporto di tutti gli elementi fondamentali per il nostro organismo: liquidi, vitamine, proteine, carboidrati, calcio, ecc.

L’attività fisica, poi, va considerata come un farmaco, e pertanto necessita di una corretta prescrizione. Questo significa definire bene modalità (quale attività fare), intensità (quanta fatica), frequenza (quante volte alla settimana), durata (per quanto tempo) e progressione (come arrivare al gold standard, partendo dall’essere sedentari). Definire l’intensità è la cosa più difficile e viene indicata al paziente dando una frequenza cardiaca allenante, ossia un range di frequenza cardiaca da mantenere mentre si fa esercizio. Il modo migliore, come facciamo in Humanitas, è calcolarla in modo personalizzato, partendo da test specifici sui pazienti, far provare ai pazienti qui nella nostra palestra ad esercitarsi all’intensità stabilita, in modo che possano ‘imparare’ e quindi continuare poi nella loro vita di tutti i giorni, essendo, se vogliono, monitorati in quello che fanno grazie anche a nuove tecnologie che abbiamo ora a disposizione”.

La seconda edizione di “Paziente diplomata”

Durante il convegno del 20 ottobre, informazione e dialogo procederanno di pari passo: non ci sarà alcuna barriera tra i relatori e il pubblico, ossia tra gli specialisti e le donne, che potranno fare domande e confrontarsi per avere utili spunti nell’ambito della prevenzione e di un corretto stile di vita.

“Le pazienti diplomate – spiega il dott. Gatzemeier – sono donne consapevoli dell’importanza della salute del seno, interessate ai risultati scientifici, che si sottopongono a diagnosi precoce e follow-up. Sono donne che non hanno paura di fare domande, parlare di tumore anche se sono sane, e vogliono affrontare la malattia con il giusto spirito. Sono pazienti attive e consapevoli.

Una paziente attiva è l’ideale su cui si basa il progetto mamazone, nato nel 1999 in Germania per iniziativa di una giornalista e paziente oncologica. Si tratta della più grande organizzazione tedesca di pazienti che lotta contro il tumore al seno, dalla quale hanno tratto origine moltissimi progetti, compreso Paziente Diplomata. Il primo gruppo di mamazone in Italia nasce in Alto Adige, nel 2007.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita