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Prevenzione

La lotta ai tumori passa anche dall’alimentazione

14/03/2014

Mangia sano e vai lontano. Potrebbe essere questo il motto degli appuntamenti di prevenzione oncologica organizzati dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT), che in occasione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica promuove, sul territorio di Milano e dintorni, visite gratuite di diagnosi precoce, ma non solo.

Spazio anche alla promozione di un corretto stile di vita. Una sana alimentazione, infatti, è fondamentale per salvaguardare la propria salute. Dal 15 al 23 marzo saranno allestiti stand e corner, dove sarà possibile avere consigli sui corretti stili di vita (per informazioni su tutte le iniziative tel: 02 49521, www.legatumori.mi.it – Facebook: Lega Tumori Lilt Milano).

Abbiamo colto l’occasione per fare il punto sull’importanza della prevenzione con il dottor Marco Alloisio, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Toracica di Humanitas.

La prevenzione è l’arma più importante da sfoderare in campo oncologico. Esistono alcuni tumori per i quali una diagnosi precoce è più efficace rispetto ad altri?

«Negli ultimi anni, le armi tradizionali per la lotta contro i tumori, mi riferisco a chirurgia, chemioterapia e radioterapia, hanno ottenuto successi sempre più importanti. Nonostante questa evidenza di cura, la prevenzione e la diagnosi precoce oggi guariscono circa il 60% dei malati di cancro. Siamo anche consapevoli che intensificando le campagne di sensibilizzazione, potemmo arrivare a una guaribilità dell’80%. Esempi lampanti di quanto la diagnosi precoce sia importante in termini di riduzione della mortalità sono gli screening mammografici per il tumore della mammella e il Pap test per i tumori della cervice uterina. Solo per quest’ultima neoplasia negli ultimi venti anni, grazie alla prevenzione, la mortalità nei Paesi occidentali si è ridotta del 50%».

Qual è il legame fra oncologia e stile di vita?

«La prima cosa da ricordare è il fumo di sigaretta. Più dell’80% dei tumori polmonari insorgono in fumatori o ex fumatori e la mortalità per neoplasie fumo correlate nei Paesi occidentali è elevatissima. Questi tumori sono al secondo posto dopo le malattie cardiovascolari, spesse volte anch’esse attribuibili al fumo, in termini di incidenza e mortalità. Anche il rapporto fra alimentazione e tumori riveste un ruolo di primaria importanza. Complessivamente dalla ricerca emerge che un terzo dei tumori potrebbe essere evitato con un’alimentazione e uno stile di vita più salutari».

Quali sono gli alimenti di cui non si dovrebbe fare a meno per una corretta prevenzione oncologica?

«L’obiettivo è quello di scegliere alimenti e bevande in quantità tale da aiutare a raggiungere e mantenere un peso salutare, mangiare ogni giorno almeno cinque porzioni di vari ortaggi e frutta, preferire i cereali integrali a quelli raffinati e agli zuccheri, limitare il consumo di carni lavorate e di carni rosse, non bere più di una bevanda alcolica al giorno e in quantità limitata, adottare uno stile di vita fisicamente attivo».

In che modo è possibile fare prevenzione?

«La prevenzione comprende tutte le iniziative e le attività che consentono di eliminare o comunque allontanare le cause di insorgenza della malattia. In questo ambito rientrano le azioni volte a sensibilizzare, responsabilizzare ed educare le diverse componenti della società. La diagnosi precoce consiste nel cogliere la malattia nella fase iniziale del suo sviluppo, in modo da intervenire con tempestività di cura. La maggior parte dei tumori diagnosticati in fase precoce ha un’altissima percentuale di guarigione».

 

A cura di Simona Camarda

 

 

 

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