Il tumore del testicolo è una forma di neoplasia che si sviluppa nelle gonadi maschili. Si tratta di una patologia che, se riconosciuta in tempo, ha generalmente una buona prognosi. Spesso, però, gli uomini hanno poca consapevolezza di questo problema, anche a causa della scarsa frequenza di controlli e visite uro-andrologiche. L’autopalpazione, sebbene non possa sostituire le visite e i controlli, se effettuata correttamente può essere uno strumento importante. Ne abbiamo parlato con il dottor Alessandro Pizzocaro, andrologo, e con il dottor Gianluigi Taverna, urologo di Humanitas.
Dottor Taverna, come si effettua l’autopalpazione dei testicoli, e a che cosa serve?
«È molto semplice: è sufficiente esaminare ciascun testicolo con entrambe le mani, attraverso un delicato movimento rotatorio, mettendo l’indice e il medio nella zona inferiore e il pollice in quella superiore. Non deve risultare una procedura dolorosa e non è necessario eseguirla molto frequentemente (è sufficiente una volta al mese): è però utile per verificare che non esistano rigonfiamenti nello scroto e noduli o masse di nuova formazione a livello testicolare. L’eventuale diversità nelle dimensioni fra i due testicoli non deve preoccupare ed è assolutamente normale; quel che è più importante è rilevare le variazioni che eventualmente si producono nel tempo. Nel caso si riscontrino delle differenze sensibili, è bene rivolgersi prima possibile al proprio medico curante. Bisogna precisare che l’autopalpazione non può sostituire la visita con uno specialista, che andrebbe comunque effettuata in presenza di dubbi».
Dottor Pizzocaro, perché è importante farsi controllare periodicamente da un andrologo?
«Fino a una decina di anni fa, le visite di leva (i cosiddetti “tre giorni”) svolgevano una funzione importante nell’identificare i problemi di tipo andrologico: molti difetti e problematiche erano scoperti proprio dal medico militare, che poteva indirizzare gli interessati verso una consulenza specialistica. Essendo venuta a mancare questa tappa obbligata, la maggior parte di queste condizioni non viene rilevata fino a quando non determina un problema più serio, a livello funzionale. Esattamente come per le altre patologie, la diagnosi precoce dei problemi andrologici permette di agire sul problema con meno disagi e maggiori probabilità di successo. Proprio in quest’ottica, Humanitas, insieme ad altri ospedali in tutta Italia, ha aderito all’iniziativa Androlife, che promuoverà la sensibilizzazione sulla prevenzione andrologica offrendo una settimana di visite andrologiche gratuite per i giovani nella fascia fra i 18 e i 35 anni. L’iniziativa si terrà fra il 19 e il 23 marzo ed è promossa dalla SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità).
