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Prevenzione

L’osteoporosi, meglio pensarci da giovani

21/10/2013

 

Tra le patologie che più colpiscono le donne – ma che non risparmiano nemmeno gli uomini – ce n’è una destinata ad aumentare come numeri nel prossimo futuro. Si tratta dell’osteoporosi, la malattia che colpisce le ossa dopo i 50 anni, con un aumento nelle donne a causa della menopausa, come spiega la dottoressa Marcella Montini, responsabile dell’Area Endocrino metabolica di Humanitas Gavazzeni.

Dottoressa Montini, qual è il meccanismo che conduce all’osteoporsi?

«Con l’avvento della menopausa viene meno la protezione degli ormoni estrogeni, non più prodotti dal corpo, e quindi le ossa perdono calcio e sali minerali. Una situazione che fa sì che l’attività distruttiva dell’osso prevalga su quella ricostruttiva. E il rischio di fratture cresce».

Qual è la frattura più frequente causata dall’osteporosi?

«Le fratture osteoporotiche cosiddette di fragilità sono purtroppo causa di disabilità, anche di grado elevato sia fisica che psichica, e la loro incidenza aumenta esponenzialmente, come detto, con l’età, anche per quanto riguarda gli uomini. Le più frequenti e disabilitanti tra tutte queste fratture sono certamente quelle del femore che, a causa dell’alto indice di invecchiamento della popolazione, sono destinate a salire nel futuro prossimo. Solo in Italia, si stima, si passerà dalle 86mila registrate nel 2000, alle circa 150mila del 2020».

 Che cosa può essere fatto, dal punto di vista medico, per combattere l’osteoporosi?

«È molto difficile diagnosticare l’osteoporosi, che il più delle volte viene scoperta solo dopo la prima frattura. Si può però agire in via preventiva fin dall’età di 26/29 anni, tenendo sotto controllo il proprio peso, combattendo la sedentarietà e apportando il giusto apporto alimentare di calcio».

 

L’incontro in Humanitas Gavazzeni

Attenzione puntata sull’osteoporosi mercoledì 23 ottobre dalle ore 12 alle ore 13 nell’Auditorium di Villa Elios, grazie a un incontro medico divulgativo (ingresso libero), organizzato da Humanitas Gavazzeni. A parlarne sarà la dottoressa Marcella Montini.

L’incontro rientra nell’ambito dell’H-Open day organizzato, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Osteoporosi celebratasi il 20 ottobre, dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, O.N.Da, insieme ad altri 70 ospedali premiati con i “Bollini Rosa” (sono due quelli assegnati a Humanitas Gavazzeni), cioè a misura di donna, impegnati nel sensibilizzare le italiane verso una malattia che si previene e si risolve non solo grazie a uno stile di vita e a una dieta corretta, ma anche con una maggiore  informazione.

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