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Prevenzione

Il sale danneggia le arterie?

09/08/2016

Poco sale per proteggere la salute cardiovascolare, ma perché? Chi vuole curare la propria salute sa bene quanto sia importante conoscere i concetti fondamentali di prevenzione, screening e stile di vita sano: imparare a comprendere gli errori che facciamo è il primo passo per impostare in modo intelligente la propria vita, ridurre al minimo le possibilità di ammalarsi e minimizzare i danni se questo si verificasse.

La domanda di oggi: è vero che il sale danneggia le arterie? La risposta è contenuta nel libro “Non aspettare”, scritto dal professor Armando Santoro, direttore del Cancer Center dell’ospedale Humanitas, e dalla dottoressa Lidia Rota, presidente di ALT-Associazione per la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari Onlus. “Non aspettare” è un’utile guida per chiunque voglia saperne di più su cosa fare per cercare di mantenersi in salute più a lungo possibile, basato su consigli pratici e spiegazioni semplici e dirette.

Il libro è edito nell’ambito della collana “Le cento domande sulla Salute”, realizzata da Due A Editore in collaborazione con la fondazione Humanitas.

Consumo ideale di sale massimo 5 grammi

“Il sale accentua il sapore naturale dei cibi; consumare sale in eccesso, però, “anestetizza” le papille gustative, presenti sulla superficie della lingua e nella bocca, che hanno il compito di recepire i sapori e trasmettere il messaggio al cervello, il quale lo elabora e lo trasforma in percezione del sapore e sensazione di piacere o di disgusto.

(Per approfondire leggi qui: “Il sale iodato è amico della tiroide”, vero o falso?)

“Un consumo eccessivo di sale danneggia però, con il tempo, le pareti delle arterie, rendendole progressivamente meno elastiche e più rigide e dando il via all’aterosclerosi.
Ridurre progressivamente (non drasticamente, da un giorno all’altro) il consumo di sale aiuta a mantenere o riportare la pressione del sangue nei livelli ideali, soprattutto in chi tende ad avere la pressione alta o è già iperteso e prende abitualmente farmaci antiipertensivi. Il consumo ideale di sale è fino a 5 grammi (un cucchiaino da the) al giorno: è dimostrato che questa quantità è ben tollerata e anzi aiuta a controllare la pressione del sangue in chi è iperteso, rendendo a volte possibile la riduzione delle dosi di farmaci antiipertensivi abitualmente prescritti ai pazienti che soffrono di pressione alta“.

“Attenzione ai cibi naturalmente ricchi di sale, come gli alimenti conservati o in scatola, ai salumi ed a molti formaggi ne contengono quantità notevoli, superiori a quelle consigliate.”

(Per approfondire leggi qui: Cuore e pressione arteriosa, 7 consigli per difendersi dal caldo)

Chi fosse interessato ad approfondire l’argomento prevenzione potrà trovare in edicola il volume “Non aspettare”, assieme a tutti gli altri della collana “Le cento domande sulla salute”, oppure ordinarlo online su Amazon (ebook) o seguendo questo link.

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