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Prevenzione

Tumore al seno, un lungo digiuno notturno protegge dal rischio recidiva?

05/04/2016

Il rischio di recidiva di tumore al seno scenderebbe con un prolungato digiuno notturno. È la conclusione di uno studio pubblicato su Jama Oncology e realizzato da ricercatori della University of California-San Diego (Stati Uniti). Per poter essere efficace, il digiuno tra cena e colazione deve essere di almeno 13 ore.

Ad ogni modo, avvertono gli autori dello studio, sono necessari ulteriori conferme scientifiche prima di poter raccomandare alle donne sopravvissute al cancro di osservare un digiuno notturno di questa durata. I ricercatori hanno monitorato oltre 2mila e 400 donne che avevano avuto una diagnosi di tumore al seno tra i 24 e i 70 anni di età. Di queste 390 sono state colpite da una recidiva nell’arco di circa sette anni di follow-up. In questo periodo le donne hanno risposto per tre volte a dei questionari dai quali i ricercatori hanno tratto i dati relativi al loro stile di vita.

Tra digiuno e rischio recidiva forse coinvolto il metabolismo degli zuccheri

Cosa è emerso? 818 donne hanno riferito di digiunare di notte per almeno 13 ore. Altre 1.595 invece non mangiavano invece per periodi più brevi: a questo sottogruppo i ricercatori hanno associato un rischio di recidiva di tumore al seno maggiore del 36% rispetto al primo. Lo studio non chiarisce in maniera esaustiva però cosa media quest’associazione tra digiuno e ridotto rischio di recidiva.

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, mangiare tante fibre da adolescenti riduce il rischio)

Tuttavia il team ha visto che con due ore di digiuno in più si riduceva il livello di glicemia e aumentavano le ore di sonno. Ecco un’ipotesi potenzialmente valida secondo cui il sonno e i livelli di insulina potrebbero essere associati al rischio di alcune malattie fra cui il tumore al seno, come ha detto alla Reuters l’autore principale dello studio. «Maggiori livelli di insulina potrebbero stimolare la crescita cellulare con il coinvolgimento del fattore di crescita insulino-simile (Igf-1)», spiega il dottor Andrea Sagona, senologo, ginecologo e ostetrico dell’ospedale Humanitas.

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, si abbassa il rischio con digiuno notturno prolungato)

«In ogni caso ciò che emerge dallo studio è che a un maggior periodo di tempo fra l’ultimo pasto della giornata e il primo della successiva è associato un rischio inferiore di sviluppare una recidiva di tumore alla mammella. Anche questa ricerca – aggiunge – sembra andare nella direzione già tracciata da altri studi secondo cui un ridotto apporto calorico, all’interno di una dieta equilibrata, sarebbe in grado di attivare una sorta di meccanismo protettivo e di autoriparazione cellulare».

Se ne può trarre un consiglio per la prevenzione oncologica?

«I consigli per la prevenzione primaria, e dunque svolgere regolare attività fisica, astenersi da fumo e alcol e mangiare in modo sano, valgono anche per la prevenzione del rischio recidiva. A questi possiamo aggiungere il consiglio di cercare di mangiare nel rispetto dei ritmi circadiani, destinando l’apporto calorico più considerevole della giornata alla colazione e al pranzo, evitando così cene abbondanti e spuntini notturni», conclude lo specialista.

 

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