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Prevenzione

Ictus: prevenirlo in tempo, trattarlo in tempo

15/03/2016

Per l’ictus cerebrale il tempo è vita. Intervenire subito significa contenere i danni che questo evento cardiovascolare può causare al cervello. Ma per l’ictus il tempo è vitale anche in chiave di prevenzione: le probabilità di essere colpiti scendono se si segue uno stile di vita adeguato. Il cervello va protetto nel tempo, dunque. È questo un messaggio da lanciare in occasione della Settimana del Cervello (dal 14 al 20 marzo) dedicata proprio al “tempo” e che vede la partecipazione della Società italiana di Neurologia e dell’ospedale Humanitas.

La dottoressa Simona Marcheselli, responsabile dell’Unità operativa di Neurologia d’urgenza e Stroke Unit dell’ospedale Humanitas, ci spiega perché è importante intervenire in tempo per il trattamento dell’ictus.

(Per approfondire leggi qui: Ictus, il 70% dei giovani adulti ignora i sintomi. Come riconoscerlo?)

«Riconoscere prontamente i sintomi dell’evento ischemico permette di accedere rapidamente, entro 4 ore e mezzo dalla loro comparsa, alle terapie cosiddette di riperfusione. In questo modo possono essere messe in atto delle terapie che permettono di sciogliere il trombo e di salvare la maggior parte del tessuto cerebrale colpito dall’ischemia. Ulteriori procedure possono essere fatte fino a 6 ore dall’esordio dei sintomi con cui ricanalizzare per via meccanica l’arteria occlusa».

Come costruire nel tempo stili di vita adeguati per prevenire l’ictus?

«Anche i più giovani possono essere colpiti da questo evento solitamente molto drammatico. Bisogna agire in fretta e sottoporsi a periodici controlli nei quali controllare la pressione arteriosa e il ritmo cardiaco. La valutazione cardiologica sarà infatti approfondita soprattutto se si riscontrano alterazioni del ritmo cardiaco che possono causare fibrillazione atriale o altre patologie che possono determinare l’insorgenza dell’evento ischemico».

(Per approfondire leggi qui: Ictus cerebrale: prevenzione in 10 mosse)

«Inoltre è consigliato non assumere sostanze stupefacenti, non fumare e limitare di molto il consumo di alcolici. È raccomandato seguire un’alimentazione corretta e svolgere adeguati livelli di attività fisica. Un consiglio per le donne: prima di assumere la pillola anticoncezionale o di seguire altri metodi anticoncezionali estroprogestinici, è bene sottoporsi a visite di screening per identificare eventuali difetti della coagulazione che potrebbero essere accentuati dall’utilizzo di tali metodi anticoncezionali e quindi predisporre di più a un evento ischemico», conclude la dottoressa Marcheselli.

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