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Tumore al seno, #fatelevedere: l’invito della Lilt per la diagnosi precoce

01/10/2015

Cogliere il tumore al seno il prima possibile. Grazie alla diagnosi precoce si possono dare maggiori possibilità di cura con trattamenti adeguati e permettere una migliore qualità di vita. Per questo motivo la LILT-Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori invita tutte le donne a sottoporsi alle visite senologiche: #fatelevedere è l’invito che l’associazione rivolge alle ragazze e alle donne italiane. Un hashtag che racchiude un consiglio prezioso per la salute di tutte.

Con la Campagna Nastro Rosa, ottobre è tradizionalmente il mese dedicato alla prevenzione e alla diagnosi precoce del tumore al seno. La LILT metterà a disposizione gratuitamente in diversi luoghi di Milano e del suo hinterland delle unità dove potersi far visitare. Per quest’anno l’associazione ha deciso di rivolgersi direttamente alle nuove generazioni: #fatelevedere è dunque indirizzato in primo luogo alle studentesse universitarie. Le Unità mobili della LILT faranno tappa nei principali atenei milanesi. Oltre alla possibilità di sottoporsi a visite senologiche, le ragazze riceveranno anche importanti indicazioni su quali stili di vita seguire per fare prevenzione contro il tumore al seno.

Tutte le informazioni su luoghi e orari in cui poter incontrare i rappresentanti della LILT sono disponibili qui.

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, nelle over 70 trattamenti correlati a stato di salute)

#Fatelevedere è anche il nome di una mostra itinerante sulla prevenzione

Nell’ambito della Campagna Nastro Rosa la LILT ha organizzato altre due importanti iniziative. “#Fatelevedere”, una mostra itinerante fra i più importanti ospedali milanesi tra cui l’ospedale Humanitas (19-25 ottobre), dedicata alla prevenzione, e lo Shopping salutare nella giornata di sabato 3 ottobre. Le boutique del centro di Milano che aderiranno all’iniziativa devolveranno il 10% dell’incasso quotidiano alla LILT.

Perché è stato scelto questo target privilegiato delle studentesse universitarie? «Gli ultimi dati disponibili ci dicono che si è abbassata l’età media della diagnosi di tutti i tumori, in particolare di quello al seno», spiega il dottor Marco Alloisio, responsabile della Chirurgia Toracica dell’ospedale Humanitas e presidente della sezione milanese della LILT.

Nelle donne con meno di 49 anni l’incidenza del tumore al seno è salita del 20%

«Inoltre nella popolazione femminile con meno di 49 anni di età, e dunque esclusa dai programmi di screening mammografico, l’incidenza del tumore al seno è aumentato del 20%. Questi dati suggeriscono da un lato la necessità di selezionare meglio il campione di donne da sottoporre a screening e di includere anche le donne sopra i 40 anni. Nell’unico progetto pilota di screening mammografico condotto su donne con meno di 49 anni è emersa un’incidenza significativa di tumori al seno».

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno: la mammografia, un esame fondamentale per la diagnosi)

«Dall’altro lato rivolgiamo alle giovani donne un messaggio sull’importanza della prevenzione: attenzione agli stili di vita, all’assunzione di ormoni e farmaci, al peso, all’alimentazione e a non fumare», sottolinea il dottor Alloisio.

Per quanto riguarda lo screening mammografico in Italia i dati sono comunque incoraggianti. Nel 2013 si confermano i livelli di estensione degli ultimi due anni: circa 3 donne su 4 della popolazione target sono regolarmente invitate e l’adesione supera il 57% (Fonte dati: Osservatorio nazionale screening).

 

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