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Prevenzione

La dieta vegetariana riduce il rischio di cancro colorettale?

14/03/2015

La dieta vegetariana protegge dal cancro al colon: il rischio si riduce di oltre il 20%. A sostenerlo è una ricerca dell’università Loma Linda della California che ha valutato l’associazione tra l’incidenza di questa forma di tumore e un’alimentazione priva di consumo di carne. Tuttavia, avvertono i ricercatori, si tratta solo di una correlazione e non di un rapporto causa effetto.

Lo studio, pubblicato su Jama Internal Medicine, ha raccolto i dati relativi a oltre 77mila pazienti.

Rispetto ai non vegetariani, il rischio di contrarre questo tipo di tumori si riduce del 22%: in particolare la riduzione è significativa per il cancro del colon, mentre l’analisi per il sottogruppo cancro del retto è limitata dal numero di casi, e non conclusiva. Il regime alimentare “vegetariano” dei partecipanti non era omogeneo: sono stati distinti i semi-vegetariani, ovvero quelli che mangiano carne meno di una volta a settimana; i pesco-vegetariani, che mangiano pesce ma non carne animale; i latto-ovo vegetariani che consumano solo uova e prodotti caseari e i vegani, che rinunciano del tutto a carne, uova e latticini.

Il calo del rischio è comunque significativo solo per i pesco-vegetariani, addirittura del 43%, mentre i semi vegetariani sono i meno distanti dai non vegetariani. Secondo i ricercatori però, non è chiaro il motivo di questa associazione, ovvero se sia la carne a essere dannosa per la salute o siano frutta e verdura a proteggere più efficacemente l’organismo. Spesso chi mangia meno carne (o per nulla) evita anche snack, dolciumi e bevande caloriche, consumando invece più legumi e cereali. Inoltre, la dieta vegetariana si accompagna in molti casi ad altre sane abitudini: chi la sposa non fuma e svolge regolare attività fisica.

 

Contro il tumore al colon la migliore è la dieta mista

«Siamo di fronte a un lavoro che conferma i benefici reali di un’alimentazione ricca di prodotti vegetali, soprattutto unitamente al consumo di pesce. Il dato relativo alle abitudini alimentari dei pesco-vegetariani ci dice proprio questo, che aggiungere un po’ di pesce in più alla propria dieta fa bene», aggiunge il dottor Luigi Laghi, medico ricercatore del Laboratorio di gastroenterologia di Humanitas. «Dalla ricerca – continua lo specialista – arrivano precise indicazioni. Tuttavia non dobbiamo dimenticare che sul rischio di tumore al colon possono influire altri fattori, dagli stili di vita all’indice di massa corporea all’attività fisica e, naturalmente, alla predisposizione genetica».

«Per l’alimentazione il consiglio è ricorrere a una dieta mista: l’uomo è onnivoro ed è bene che mangi vari tipi di alimenti senza esagerare in abitudini scorrette. È preferibile ridurre l’apporto proteico della carne, e considerare che il dato di maggior forza di questo lavoro riguarda la dieta comprendente vegetali e pesce. Viene da chiedersi se questo sia in relazione a specifiche sostanze contenute nel pesce, come gli omega 3, del cui ruolo protettivo si discute da tempo in ambito scientifico, pur senza evidenze conclusive», conclude il dottor Laghi.

 

Risposte del dottor Luigi Laghi

medico ricercatore del Laboratorio di gastroenterologia di Humanitas

 

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