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Dermatologia

Macchie sulla pelle: che cosa sono le cheratosi attiniche

13/10/2022

La comparsa sulla pelle di macchie e nei non va sottovalutata e in caso si verifichi è bene sottoporsi a una visita dermatologica.

Dopo i 40 anni alcuni tipi di macchie, infatti, possono essere lesioni precancerose chiamate cheratosi attiniche o cheratosi solari.

Come si riconoscono e come si curano? Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Silvia Gurgone, dermatologa di Humanitas San Pio X.

 

Che cosa sono le cheratosi attiniche

Le cheratosi attiniche sono lesioni precancerose che si formano sulla pelle a causa dell’esposizione non protetta ai raggi ultravioletti del sole e che possono essere curate. Laddove dovessero comparire macchie scure su alcune zone del volto e del corpo, è importante rivolgersi allo specialista dermatologo perché le cheratosi attiniche possono rappresentare un segnale d’allarme per alcuni tumori invasivi dell’epidermide, come ad esempio il carcinoma squamocellulare.

 

Cheratosi attiniche: quali sono i sintomi?

Le cheratosi attiniche sono caratterizzate in genere da piccole macchie eritematose ruvide, di colore rosso, che compaiono sulla pelle del viso, sul dorso delle mani, sul cuoio capelluto in presenza di stempiatura o calvizie, oppure sul labbro inferiore (in questo caso parliamo di cheilite attinica).

 

Spesso le macchie, dopo essere comparse singolarmente, si possono unire e formare chiazze di estensione maggiore che tendono in molti casi a desquamarsi, provocando pizzicore, bruciore o prurito. La desquamazione da cheratosi attinica spesso può scomparire per poi ricomparire nello stesso punto, ma può anche essere asintomatica: è bene quindi osservare attentamente la pelle per verificare la presenza di una cheratosi attinica.

 

Cheratosi attiniche: quali sono le cause?

Tra i fattori di rischio per lo sviluppo delle cheratosi attiniche vi è l’esposizione prolungata e continua ai raggi ultravioletti del sole o delle lampade abbronzanti, specie per le pelli più chiare, con i capelli rossi o biondi e con gli occhi chiari, in genere più suscettibili alle scottature solari e alle lesioni cancerose della pelle. Le persone che hanno un fototipo chiaro, che svolgono lavori o attività sportiva di lunga durata all’aperto, ma anche le persone in terapia con farmaci immunosoppressori, dovrebbero stare bene attenti alla protezione solare e alle macchie che possono comparire sulla pelle, nonché sottoporsi a una visita dermatologica di controllo con una certa periodicità.

 

Sebbene il rischio che le cheratosi attiniche si trasformino in carcinoma squamocellulare invasivo è relativamente basso, vanno comunque prese in seria considerazione e ritenute un campanello d’allarme. Il 65% dei carcinomi squamocellulari invasivi infatti insorge su una cheratosi attinica preesistente, e non è trascurabile neppure il rischio di melanoma, il tumore più aggressivo della pelle, e di carcinoma basocellulare o basalioma, causati anch’essi dall’esposizione alla luce del sole.

 

Prevenzione e cura delle cheratosi attiniche

Per prevenire le cheratosi attiniche, così come ogni altro tipo di lesione cutanea causata da eccessiva esposizione solare, occorre utilizzare una crema con fattore di protezione elevato (50 o più), cappello, abiti coprenti e occhiali da sole.

 

Per quanto riguarda le cure, trattamenti di crioterapia, curettage o diatermocoagulazione sono volti alla rimozione di singole lesioni clinicamente evidenti. In caso di più lesioni estese in superfici ampie della pelle, si opta per terapie topiche sull’area interessata, al fine di inibire la proliferazione delle cellule precancerose, oppure per la terapia fotodinamica che permette l’applicazione, attraverso l’attivazione con una luce visibile, di un farmaco sotto forma di crema.

 

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