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Alimentazione

Quando il latte può far male

02/10/2007

La tesi di una nutrizionista francese getta qualche ombra sulle proprietà di questo importante alimento. Ma è vero che bisogna limitarne l’assunzione?

Da sempre il latte è considerato un alimento sano, nutriente e fortificante; di recente però sono state divulgate diverse ricerche che hanno portato medici e ricercatori a considerarlo un alimento dannoso per l’uomo, addirittura responsabile di numerose patologie fra cui demineralizzazione, decalcificazione, problemi ormonali, oltre che di formazioni cistiche e tumorali. La tesi è presentata da un’esperta come Anne Laroche de Rosa, iridologa e nutrizionista del CEHMN (Collège Européen d’Hygiène et de Médecine Naturelles), ne parliamo con la dott.ssa Sabrina Oggionni, dietista di Humanitas Gavazzeni.

Visto l’uso quotidiano che si fa di questo alimento e dei suoi derivati (formaggi, yogurt, gelati), secondo lei dottoressa, è vero che bisognerebbe ridurre se non eliminare l’assunzione di latte?
“Per quanto riguarda le affermazioni dell’iridologa nutrizionista Anne Laroche de Rosa non mi sento di confermare la sua tesi, per il momento non sembra ci siano abbastanza studi – soprattutto protocolli scientifici pubblicati – che confermino questa ipotesi. Sicuramente confermo il prezioso valore nutritivo del latte e dei suoi derivati, perché apporta una buona quantità di calcio, fondamentale per rafforzare le ossa del nostro organismo; al contempo, però, non bisogna dimenticare le allergie alle proteine del latte e l’intolleranza al lattosio, che è lo zucchero del latte. Inoltre, la frazione grassa del latte è formata da acidi grassi soprattutto saturi, per cui si consiglia senza dubbio di preferire i prodotti parzialmente o totalmente scremati, perché aiutano a ridurre la componente ‘di grassi saturi’ rispetto ai mono-poliinsaturi presenti nell’alimentazione quotidiana. Per lo stesso motivo si raccomanda di non mangiare tutti i giorni formaggio, soprattutto quello stagionato o altamente grasso (brie, gorgonzola, taleggio), dando la preferenza a formaggi freschi, meno calorici e più ricchi d’acqua a parità di peso”.

Quali sono le proprietà nutritive del latte?
“È un alimento quasi completo, seppur povero di ferro, è ricco di proteine, zuccheri, calcio e altri sali minerali; insieme rappresentano un valido alleato soprattutto per la crescita del bambino. Un buon bicchiere di latte, uno yogurt o un cono di gelato sono infatti sicuramente più nutrienti e sani di snack o merendine”.

Considerato che è meglio non abbuffarsi di formaggi e latticini in genere, l’apporto di calcio in quale altri alimenti si trova?
“Va ricordato che il calcio non è contenuto solo nel latte e nei suoi derivati; ci sono altri alimenti che ne forniscono in buone quantità, come alcune verdure, per esempio, che rappresentano l’ideale alternativa insieme al consumo di acque ricche in calcio: esistono in commercio acque che arrivano a più di 300mg/litro con una elevata biodisponibilità. Tra le verdure per esempio: 250 g di broccoletti e carciofi forniscono circa 220-240 mg di calcio; 250g di spinaci, erbette e cavolo ne danno circa 170-190 mg. Anche il radicchio ne è molto ricco, ma se poi si guarda la porzione media espressa in 50 g, ne fornisce circa 60mg. Dopo la verdura, sicuramente un posto d’onore va alla frutta: ricchissime di calcio sono le mandorle e la frutta secca in generale; con una porzione di arance, invece, quantificata circa in 200 g, arriviamo ad un apporto di circa 100 mg di calcio”.

Se il latte materno destinato ai neonati ha caratteristiche proprie ed è adatto solo per il nutrimento dei primi mesi di vita di un uomo, tra il latte vaccino e quello di capra, qual è il più indicato per una corretta alimentazione?
“A livello nutrizionale non esistono significative differenze tra il latte vaccino e quello di capra. Entrambi possono rientrare tranquillamente in una dieta sana ed equilibrata, c’è da dire però che contengono il lattosio, l’elemento che crea intolleranza a molte persone”.

A proposito di intolleranza, per chi ne soffre, quali sono gli alimenti sostitutivi del latte e dei suoi derivati?
“Gli alimenti sostitutivi del latte e dei suoi derivati possono essere di diverso tipo. Per il calcio: acque ricche in calcio, latte di riso e di soia arricchiti in calcio, il consumo di verdure, come ho spiegato prima. Invece, le proteine del latte si possono assumere in altri alimenti di origine animale come: carne, pesce, uova, oppure dai legumi, tra cui anche la soia”.

A cura di Cristina Florio

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