Occhi

Maculopatia: dalla prevenzione ai trattamenti

05/10/2020

Come ogni altra parte del nostro organismo, anche gli occhi invecchiano e si ammalano.

Tra le varie patologie che possono colpirli, la maculopatia è una delle più diffuse.

Insieme al dottor Pietro Rosetta, Responsabile di Oculistica di Humanitas San Pio X scopriamo cosa sono le maculopatie, quali sono le più comuni e come trattarle.

Cos’è la maculopatia?

In generale, per maculopatia si intendono tutte quelle patologie che riguardano la macula, l’area centrale della retina situata nella parte posteriore del globo oculare. 

La maculopatia causa la progressiva perdita della visione centrale, che limita la funzione visiva del paziente fino all’impossibilità di riconoscere i volti, leggere, distinguere i colori.

Quali maculopatie esistono?

Ne esistono di ereditarie, come per esempio la distrofia maculare giovanile o la distrofia vitelliforme di Best, e acquisite, come la maculopatia miopica, la corioretinopatia sierosa centrale (CRSC), l’edema maculare cistoide, il foro maculare idiopatico e la maculopatia degenerativa senile.

Quest’ultima è senza dubbio la forma più comune nelle persone anziane.

Maculopatia senile: le possibili cause

Tra le patologie all’occhio più comuni dopo i 55 anni, menzioniamo la maculopatia degenerativa.

La degenerazione maculare senile si differenzia in una forma non essudativa o “secca” e in una forma essudativa o “umida“.

Nella degenerazione maculare senile “secca” compaiono lesioni caratteristiche chiamate drusen (accumuli di detriti cellulari) e aree di atrofia.

Nella degenerazione maculare “umida” oltre a queste lesioni si sviluppano nuovi vasi sotto la retina, responsabili dell’evoluzione essudativa della degenerazione maculare.

Tra le cause della malattia, possiamo indicare, oltre ovviamente all’età e alla predisposizione genetica, la presenza di fattori di rischio, che inducono la sclerosi dei vasi localizzati sotto la retina (coroide), l’accumulo di lipidi e le alterazioni del metabolismo dell’epitelio pigmentato retinico (strato di cellule sottoretinico). In queste condizioni il fisiologico metabolismo della retina è impedito.

Prevenire la maculopatia degenerativa

La degenerazione maculare senile, ci spiega la dottoressa Paola Avanza, Referente per le patologie retiniche e maculari di Oculistica di Humanitas San Pio X, si previene riducendo i fattori di rischio: dal fumo di sigaretta a una scorretta alimentazione e all’esposizione agli ultravioletti, dall’ipertensione arteriosa all’ipercolesterolemia.

Consigliamo di assumere giuste quantità di frutta, verdura e pesce azzurro, particolarmente ricco di acidi grassi omega 3, sono associati a un minor rischio.

Dopo i 50 anni è utile una visita oculistica e, se indicato dal medico, eseguire periodici test di autovalutazione (test di Amsler) per identificare per tempo eventuali cambiamenti visivi.

Trattare la maculopatia

Nelle fasi iniziali/intermedie della malattia si possono assumere vitamine antiossidanti e integratori minerali per rallentare la progressione.

La forma umida viene trattata con le iniezioni intravitreali di farmaci che inibiscono il VEGF, fattore di crescita che stimola la neovascolarizzazione e favorisce la fuoriuscita di fluido dai nuovi vasi. 

L’inizio tempestivo della terapia è in grado di arrestare la crescita dei neovasi, favorire il riassorbimento del fluido e limitare l’allargamento della lesione e quindi la perdita visiva.

Per il successo della terapia è fondamentale la diagnosi precoce e pertanto recarsi dal medico oculista all’insorgenza dei primi sintomi.

 

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