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Dermatologia

Meduse, lo sai che lavarsi con acqua dolce è dannoso?

31/08/2017

Essere punti da una o più di queste creature marine dai lunghissimi tentacoli mentre si nuota al mare è un’esperienza molto dolorosa che può diventare ancor più intesa se si usa acqua dolce per lavare la parte del corpo punta dalle meduse – spiega il professor Antonio Costanzo, direttore dell’unità di Dermatologia dell’ospedale Humanitas e docente di Humanitas University. – Infatti, l’acqua dolce, sia calda che fredda, favorisce lo sviluppo e la diffusione delle neurotossine, cioè sostanze tossiche per il sistema nervoso centrale, prodotte dal contatto dei lunghi tentacoli della medusa con la pelle. In caso di puntura di medusa è necessario intervenire efficacemente e immediatamente evitando il fai-da-te improvvisato, per evitare la diffusione della tossina e placare gli effetti del contatto, ovvero prurito, nelle forme più lievi, il dolore bruciante, il gonfiore e le possibili vesciche sulla pelle.  

Ecco le azioni efficaci in caso di puntura di medusa:

  1.     eliminare eventuali residui di tentacoli
  2.     lavare abbondantemente con acqua di mare fredda
  3.     lavare con una miscela di acqua di mare e bicarbonato di sodio, oppure ammoniaca diluita in acqua di mare
  4.     in caso di bruciore intenso e vescicole a grappoli: prima di usare pomate cortisoniche, antistaminici e antidolorifici, rivolgersi a un dermatologo
  5.     in caso di prurito: anche se forte, evitare di grattare la pelle perché, stimolando l’azione muscolare, si favorisce la diffusione del veleno.

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