Stai leggendo Ictus, lo sai che l’attività aerobica riduce il rischio di recidiva?

Lo sai che...

Ictus, lo sai che l’attività aerobica riduce il rischio di recidiva?

01/09/2017

Nei cinque anni successivi al primo ictus, svolgere attività fisica aerobica regolare, a seconda del grado di disabilità presentato come conseguenza dell’ictus, aiuta a ridurre il rischio di andare incontro a una recidiva – spiega la dottoressa Simona Marcheselli, Responsabile dell’Unità operativa di Neurologia d’urgenza e Stroke Unit di Humanitas. – Adottare uno stile di vita sano, che includa l’astensione dal fumo di sigaretta, un’alimentazione adeguata e gestione del peso corporeo, oltre all’attività fisica aerobica, aiuta inoltre a prevenire e gestire altri fattori di rischio cardiovascolare come l’ipertensione, la dislipidemia e il diabete mellito. Dal momento che circa un paziente su quattro colpito da ictus rischia, nel corso della sua vita, di andare incontro a un secondo evento, è facile comprendere quanto sia importante gestire i fattori di rischio. Inoltre, bisogna tenere conto anche che una recidiva è più probabile in caso di ictus ischemico, ovvero quando una scarsa perfusione sanguigna al cervello provoca un infarto delle cellule nutrite e irrorate da parte di un’arteria e quindi la loro morte cellulare, così come di attacco ischemico transitorio, sempre nei primi giorni dopo il primo evento, piuttosto che di ictus emorragico provocato, nell’anziano dalla rottura di una piccola arteria profonda che irrora il cervello, nel giovane, invece, dalla rottura di un aneurisma cerebrale. In entrambi i casi, l’ipertensione arteriosa gioca un ruolo cruciale.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita