Una casa pulita con locali incontaminati seppure tirati a lucido, non è la migliore arma contro le allergie…anzi. Lo spiega la dottoressa Ambra Mascheri, allergologa di Humanitas Mater Domini e specialista presso Humanitas Medical Care: “Negli ultimi decenni si è assistito ad un costante incremento nel numero di soggetti allergici: uno dei fattori a spiegazione di questo fenomeno potrebbe essere la mania per l’igiene di  mamme apprensive che tengono i propri  figli in ambienti con scarsissima interazione con l’esterno. Il sistema immunitario di questi piccoli vissuti “sotto campane di vetro” , del tutto impreparato quando si verifica il primo incontro con sostanze estranee (come possono essere i pollini), scatenerà poi reazioni di difesa potenti, stimolando un’intensa produzione di istamina”.

Confermano le parole dello specialista gli studi effettuati presso la sezione di allergia e immunologia della American Academy of Pediatrics: i ricercatori statunitensi, padri dell’indagine svolta in 4 città degli USA, hanno dimostrato che, su un campione di 467 bambini, poco più della metà di coloro che aveva vissuto in ambienti eccessivamente asettici  accusava attacchi asmatici, contro uno sparuto 17 per cento dei bimbi abituati a vivere dove gli allergeni erano presenti . Si avalla così l’ipotesi dell’igiene, ovvero la teoria secondo cui, la sopravvivenza di qualche battere tra le mura domestiche potrebbe rafforzare e temprare le difese immunitarie!