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Lo sai che il nodo in gola non è sempre psicosomatico?

26/04/2016

Se lo indaghi, lo diagnostichi. Se lo conosci, lo curi. Parliamo di quel nodo in gola che pare non passi mai: questo disturbo, a prima vista così banale, rappresenta il 2% delle richieste di visita specialistica otorinolaringoiatrica. Ma chi ne è responsabile? Impropriamente si attribuisce alla sola ansia la causa del disturbo ma, in realtà, sono numerosi i fattori che determinano questa stessa sintomatologia. A volte un’infiammazione, in altri casi una neoformazione laringea o, più banalmente, il reflusso gastroesofageo (noto anche con la sigla MRGE) possono concorrere all’insorgere del fastidioso problema.

“Il chimo gastrico, ossia quel mix di acido cloridrico, pepsina e bile, proveniente dall’apparato gastrointestinale – approfondisce il dottor Tiziano Zurlo, specialista di Otorinolaringoiatria di Humanitas Medical Care – è in grado di aggredire la mucosa della laringe, infiammarla e scatenare così attacchi di tosse, raucedine, necessità di schiarirsi la gola, sgocciolamento del naso: tutte quelle odiose caratteristiche che si associano spesso al nodo in gola”. Negli ultimi anni, si è assistito ad un sensibile aumento dei casi di malattia da reflusso gastrico: alcune indagini rivelano che, in Italia 1,5-2 milioni di persone adulte dichiarano di soffrire di questo disturbo e, di conseguenza dell’annesso bolo faringeo che induce a stizzosi e inefficaci tentativi di deglutire e schiarirsi la gola.

Per saperne di più, vista il sito di Humanitas Medical Care

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