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Sport

Pelliciari: intesa e grinta per nuotare in… salute!

19/07/2005

E’ attualmente impegnato nei campionati mondiali di nuoto in corso a Montreal, in Canada, dal 24 al 31 luglio e ha appena trionfato nelle vasche di Almeria in Spagna ai Giochi del Mediterraneo: Matteo Pelliciari, 25 anni, insieme a Galenda, Berbotto e Brembilla ha vinto la staffetta 4×200 stile libero. Il nuovo oro è andato ad arricchire un medagliere di tutto rispetto: tre volte sul podio più alto ai Campionati Europei di Helsinki nel 2000, di Berlino nel 2002 e di Madrid nel 2004. Più un argento ai Campionati del Mondo di Fukuoka. Tutte medaglie conquistate grazie alla sua grinta e determinazione.

Quali sono i segreti dei tuoi successi sportivi?
“Più che di segreti penso che si debba parlare di sacrifici, di impegno costante, e poi – perchè no? – di fortuna, componente fondamentale nella vita di un atleta”.

Ti sei affermato soprattutto nella staffetta 4×200 sl, una disciplina tipicamente di squadra. Quanto contano il rapporto e l’intesa con i tuoi compagni?
“Le staffette sono una parte un po’ anomala nel nostro sport, di solito individuale. Quattro persone diverse per caratteristiche fisiche, per carattere, si riuniscono intorno ad un obiettivo comune. Avere una certa intesa ed un buon rapporto è una condizione indispensabile per arrivare ad ottenere dei successi.
Solitamente quest’intesa nasce a pelle, e cresce nel tempo con la convivenza nei numerosi ritiri durante l’anno”.

Quanto conta l’allenamento?
“Avere un fisico allenato e tonico è fondamentale. Per avere un’ottima prestazione bisogna essere in forma al 100%. Tuttavia non bisogna dimenticare l’importanza della testa, che deve governare al meglio il potenziale fisico. Spesso fa la differenza”.

Essere in continuo allenamento ti aiuta a prevenire alcune malattie?
“La giovane età, un fisico allenato, un’alimentazione corretta sicuramente aiutano a prevenire alcune malattie.
Certo, l’essere perennemente con i capelli bagnati, in un ambiente caldo umido e sottoporsi a sedute di allenamento molto intense sono fattori che non giocano proprio a nostro favore”.

Davvero si va in acqua anche con la febbre?
“Andare in acqua con la febbre è una situazione limite che di solito capita solo in prossimità di occasioni importanti, come un campionato del mondo o simili. Per il resto si fa come tutti gli altri malati: si sta a letto e si cerca di guarire il prima possibile!”

Qual è la tua alimentazione pre-gara?
“Non c’è un’alimentazione pre-gara, soprattutto perché spesso siamo all’estero. Si mangia un po’ ciò che si trova, cercando di non far mai mancare mai pasta e carne”.

Di Laura Capardoni

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